"Pronto soccorso in crisi". L’Asl 5 non fa drammi: "Un iperaflusso di pazienti"

Il Tribunale per i diritti del malato ha segnalato 45 persone in attesa nella notte. La replica: "Tanti accessi ma nessuno è stato visitato all’interno delle ambulanze". .

"Pronto soccorso in crisi". L’Asl 5 non fa drammi: "Un iperaflusso di pazienti"

"Pronto soccorso in crisi". L’Asl 5 non fa drammi: "Un iperaflusso di pazienti"

Cittadinanzattiva Liguria - Tribunale per i diritti del malato, ha denunciato la situazione che si è venuta a creare al pronto soccorso. "Nella notte tra giovedì e venerdì – scrive – 45 pazienti erano in attesa al S. Andrea; molte ambulanze, ci riferiscono, in fila con pazienti visitati e curati a bordo delle stesse; esami diagnostici essenziali come Tac effettuate a distanza di ore; alle ore 12 di venerdì sono 46 i pazienti al pronto soccorso di cui 17 in codice arancione e 3 in codice rosso. Circa 20 pazienti di area medica in appoggio ad altri reparti, con disagi diagnostici e carico di lavoro eccessivo per il già poco personale. Una situazione agghiacciante che dimostra l’assenza di programmazione da parte dell’Asl e ciò anche senza ricordare l’assurda situazione al S. Bartolomeo dei giorni scorsi: reparti chiusi per ferie (sic!) e poi riaperti con urgenza e richiamo del personale da altri servizi. Tutti disagi e gravi rischi per i pazienti evitabili, anche solo se la direzione Asl si fosse attenuta alle nostre richieste in occasione del programmato spostamento della neurologia. Alla direzione Asl avevamo infatti richiesto di non ridurre i posti letto in area medica con l’apertura delle cure intermedie a Sarzana. Avevamo chiesto di sospendere lo spostamento della neurologia e lo spostamento di una medicina di Spezia nelle cure intermedie a Sarzana, fino a quando ci fosse stato un serio progetto per non ridurre i posti letto in area medica. Avevamo chiesto un programma in caso di intensificarsi del Covid. Nessuna risposta".

Pronta la replica della Asl 5: "Nella notte si è verificato un aumento di pazienti nei pronto soccorso di Asl 5.

I pazienti non sono stati visitati all’interno delle ambulanze ma, i casi più urgenti, valutati nelle salette di Ps utilizzando, laddove necessario, il supporto della barella dell’ambulanza. Una modalità utilizzata per garantire la presa in carico e la sicurezza di tutti i pazienti in sicurezza pur in un contesto di oggettivo sovraffollamento e di boarding.

In generale si sta registrando in questi giorni di festività-ponte un iperafflusso di pazienti in entrambi i pronto soccorso (137 il 27/12 e 132 pazienti il 28/12 solo alla Spezia).

Questo picco determina in entrambe le sedi un fenomeno di temporaneo sovraffollamento legato all’attesa di un posto letto per i pazienti destinati al ricovero.

Infatti, in tutti gli ospedali il disallineamento temporale tra l’uscita dai reparti dei pazienti in dimissione e di quelli in attesa provoca in determinate fasce orarie una congestione che, solitamente, si risolve nelle prime ore del pomeriggio.

Il personale presente sia medico che infermieristico è adeguato agli standard anche in periodi di afflusso aumentato.

Tutte le attività organizzative vengono decise in modo collegiale con i direttori dei dipartimenti, anche lo spostamento della Neurologia, necessario per la sicurezza di ricoverati e operatori sanitari, non ha creato problemi ai ricoverati neurologici.

Asl 5 ha attivato il reparto di cure intermedie al San Bartolomeo che in questo momento ospita tutti malati provenienti da reparti di area medica, eccetto due pazienti da ortopedia, di cui uno già dimesso. Tutti i malati Covid sono stati ricoverati nei setting assistenziali dedicati".