REDAZIONE LA SPEZIA

Postcards from Spezia Scatti e poesie su ’Sprugolandia’ con Ratti e Terzago

Doppio appuntamento domani alla Skaletta Rock Club di via Crispi. Vedute per una lettura del paesaggio urbano fuori dagli schemi. Dalla stazza del Megacine alla ciminiera, gli scorci identitari.

Postcards from Spezia Scatti e poesie su ’Sprugolandia’ con Ratti e Terzago

Dimenticate il Molo Italia e la Morin, Castel San Giorgio, le piazze e le vie del centro, i colli. Perché queste cartoline, frutto di un anno di studio sul territorio da parte dei loro autori – l’artista Alessandro Ratti ed il poeta Francesco Terzago – offrono un punto di vista completamente diverso sulla città, rendendone protagonisti angoli e scorci che ne sono comunque simbolo. Domani la Skaletta Rock Club ospita ’Postcards from La Spezia’, con un doppio appuntamento: dalle 18, presso il locale di via Crispi 168, sarà visitabile l’installazione dei lavori originali di Ratti, mentre alle 19 seguirà una breve presentazione con la lettura dei testi di Terzago: cinque vedute di ’Sprugolandia’ che rappresentano la città tramite altrettanti simboli e siti. Ma perché nasce questo lavoro? Come nel loro precedente ’Nidocittà’ la loro ricerca si concentra sulla lettura del paesaggio urbano spezzino, focalizzandosi su ciò che non riesce a trovare spazio nella promozione del Golfo dei Poeti ma che ogni ‘local’ ha insindacabilmente impresso nella propria mente. Dalla stazza del Megacine e dal logo luminoso del fast food inserito nel blocco alla ciminiera superstite della centrale "Montale", ecco elementi che si legano alle storie di ognuno di noi e che diventano fattore comune dell’identità collettiva in riva al Golfo. "Ammirate le mirabili coperture in eternit, i quartieri dormitorio, le mancine caliginose, le nostre lune artificiali immobili che occhieggiano il lucido asfalto e, oltretutto, indicano fast-food e cinema multisala", scrive Terzago, mentre Ratti ha già riprodotto una carrellata inserita in una cornice dall’eco Art Déco, come a richiamare il glorioso passato di una Spezia che non c’è più. Cartoline – che, insieme ai manifesti, entrambi firmati dagli autori, potranno essere acquistati – riprodotte a tiratura limitata di 100 copie, che nei colori, nelle scelte tipografiche e nel suo formato, guardano a prodotti similari di quell’epoca. Un periodo che viene omaggiato e richiamato anche dal viaggio linguistico che imita lo stile affettato e celebrativo tipico della comunicazione turistica dei primi anni del secolo scorso. La mostra sarà visitabile fino alla chiusura del locale, le musiche saranno affidate a Stu Cats di Radio Rogna.

Chiara Tenca