
E’ enorme il rammarico per la sconfitta che ha fatto sfumare il traguardo "Lo Spezia ha giocato un bellissimo campionato, dobbiamo dire ’grazie’. Peccato però non aver affrontato la finale al meglio delle nostre possibilità".
La delusione di tutta la comunità spezzina per la mancata promozione dello Spezia in Serie A è stata enorme, un dolore grandissimo che non tende a placarsi. L’obiettivo del salto di categoria era davvero a un passo, considerato che i bianchi avevano due risultati su tre e giocavano nel proprio stadio, l’amarezza e lo sconforto di tutti è quindi enorme. Ma al netto di questo restano le immagini di un popolo che ha avuto la maturità e la grandezza di applaudire (giustamente) mister D’Angelo e i suoi giocatori per lo straordinario campionato giocato. Emblematici, a riguardo, i concetti espressi da Martina Tronconi: "Ringraziamo tecnico e giocatori per l’ottimo campionato disputato, che ci ha portato a vivere una giornata indimenticabile dal punto di vista dell’unione evidenziata dalla nostra comunità. Quando ho visto tutta Spezia vestita di bianco mi sono commossa. Siamo usciti dal campo sconfitti, però dobbiamo ripartire da ciò che questa giornata ci ha trasmesso, ovvero l’unità che si è realizzata in tutti noi spezzini. È il bello dello sport, avere unito tante persone per l’amore comune verso la nostra città. Questa è stata la nostra vittoria da cui ripartire".
Dello stesso avviso Simona Mongatti: "Tanta tristezza nel cuore perché tutti noi cullavamo il sogno della Serie A, eravamo tutti convinti di potercela fare, purtroppo la Cremonese è stata più intraprendente e superiore tecnicamente. A un certo punto, al gol di Vignali, ci abbiamo creduto, ma non c’è stato niente da fare. Nonostante la delusione per il risultato, sono fiera del nostro Spezia. Noi spezzini siamo forgiati sulle sofferenze, ci siamo abituati, non smetteremo di credere, nel prossimo campionato, al raggiungimento dell’obiettivo, fermo restando che giocheremo ancora in una categoria prestigiosa come la Serie B". E’ triste ma combattivo Giorgio Dalcielo: "Ho vissuto la partita con grande tensione, gli stessi giocatori li ho visti troppo tesi, a differenza dei lombardi che hanno avuto la meglio nel palleggio e nella forza mentale. Peccato il mancato pareggio di Aurelio. Vedere festeggiare i cremonesi non è stato bello, ma non abbassiamo la testa e ripartiamo con la carica di sempre. Dispiace la Serie A persa nel nostro stadio, ma lo Spezia giocherà comunque in un campionato importante come la B. Vedremo ora i programmi di questa nuova società".
Non fa drammi Alessandro Maggiorelli: "Grandissimo applauso a mister D’Angelo e ai suoi ragazzi per il campionato straordinario condotto, anche se l’epilogo non è stato quello da tutti noi sognato. Speriamo di rivedere anche il prossimo anno uno Spezia altamente competitivo". Dello stesso avviso Michele Dauria: "La Cremonese è stata superiore, ha meritato di vincere, lo Spezia è arrivato un po’ sulle gambe a questo appuntamento. Peccato perché è stata una stagione fantastica, per ciò che si è visto nel corso della regular-season le Aquile avrebbero meritato la Serie A. Tutti noi avremmo meritato il salto nella categoria superiore. Ora vedremo i progetti societari". Gli fa eco Maurizio Musetti: "Purtroppo, nella partita decisiva, i giocatori più importanti hanno giocato al di sotto del loro livello, la Cremonese è stata superiore. Squadra e tecnico, pur con la grande delusione del momento, meritano i nostri applausi".