REDAZIONE LA SPEZIA

Pollicardo libero, l'attesa a Monterosso

Il tecnico è arrivato a Roma dalla Libia. Striscioni di "bentornato a casa" ma nessuna festa per rispetto alle famiglie degli altri due ostaggi che sono stati uccisi

Striscioni sotto casa di Pollicardo, ostaggio in Libia

Monterosso, 6 marzo 2016 - Striscioni di benvenuto e grande attesa a Monterosso dove presto farà ritorno Gino Pollicardo, ostaggio in Libia insieme a Filippo Calcagno, che stamani ha riabbracciato alcuni dei parenti arrivati a Roma.

Amici e vicini di casa hanno cominciato a fare capannello davanti all'abitazione a Monterosso dove si è sparsa la voce che, dopo il lungo colloquio con il magistrato nella capitale, il tecnico liberato possa arrivare in serata. Sono stati posizionati anche due striscioni, sulla recinzione del giardino, con scritto "Monterosso ti abbraccia" e "bentornato a casa".

Oltre agli amici e ai parenti saranno presenti all'arrivo di Gino e della sua famiglia la vicesindaco e alcuni consiglieri comunali della cittadina delle Cinque Terre. Nel pomeriggio, la sorella di Gino, Ivana, ha spiegato che per il momento non ci sarà una festa per rispetto alle famiglie degli altri due ostaggi che sono stati uccisi.