MATTEO MARCELLO
Cronaca

Pronti 170 milioni per il rilancio del porto. Traffici in calo, boom delle crociere

Il 30 ottobre l’approvazione del bilancio di previsione 2024 con gli interventi del piano triennale delle opere. In rampa il dragaggio del terzo bacino

Sul porto mercantile della Spezia sono attesi numerosi investimenti

La Spezia, 24 ottobre 2023 – Poco meno di 170 milioni di euro per il rilancio infrastrutturale dei porti della Spezia e di Marina di Carrara. È il dato monstre messo nero su bianco nella relazione tecnica del bilancio di previsione 2024 dell’Autorità di sistema portuale del Mar ligure orientale, che sarà approvato il prossimo 30 ottobre dall’organismo di partenariato della risorsa mare e, successivamente, dal Comitato di gestione. Un anno, il prossimo, che rappresenterà uno snodo cruciare per la crescita dello scalo spezzino, almeno stando alle previsioni economiche della relazione firmata dal dirigente amministrazione e finanza dell’ente di via del Molo, Lorenzo De Conca.

Banchine, manutenzioni, ristrutturazioni, sviluppo green: c’è un po’ di tutto nell’analisi economica dove trovano posto anche alcuni dati che misurano l’attuale stato di salute del porto spezzino: la movimentazione dei container, 750.024 da gennaio ad agosto, in calo del 16% rispetto allo stesso periodo del 2022, il boom delle rinfuse liquide con un +61,7% legato in gran parte alla maggiore operatività del rigassificatore di Panigaglia, e la crescita del settore crocieristico con 471.983 passeggeri transitati (+45% sull’anno precedente). Gli investimenti del piano triennale sono ambiziosi: spiccano i 7 milioni stimati per la manutenzione della banchina Paita, e anche l’investimento da 1,4 milioni di euro per l’adeguamento della galleria subalvea.

L’opera più attesa (e onerosa) riguarderà il dragaggio del terzo bacino portuale, stimato in 40 milioni di euro, mentre non meno importanti sono i lavori – a terra e a mare – sull’area demaniale rilasciata dalla Deposito di Arcola, al fine di favorire il trasferimento del consorzio l’Approdo. Cold ironing ed elettrificazione delle banchine comporteranno un in vestimento a sei zeri nei due porti, nell’ottica di una sostenibilità dei rapporti porto-città che si esplicherà anche nei 12,5 milioni di euro che l’Authority investirà per il secondo lotto dei lavori della fascia di rispetto in viale San Bartolomeo, al Canaletto e a Fossamastra.

Nei 47 interventi che dovrebbero vedere la luce da qui al 2026, c’è spazio anche per un primo lotto di lavori di ricostruzione del ponte di Pagliari (500mila euro), per la manutenzione dei canali – prevista una spesa di 6 milioni di euro per la mitigazione del rischio idraulico del Fosso Melara – e delle strutture e immobili: 2,5 milioni per la ristrutturazione dei fabbricati sulla banchina Thaon de Revel, e 5 milioni di euro per la rifunzionalizzazione dell’edificio ex Dogane di Largo Fiorillo. Infine, sarà di 200mila euro l’esborso per riqualificare la diga foranea della Spezia, con l’obiettivo di migliorare il ricambio idrico interno al golfo della Spezia, sulla scia della richiesta presentata anni fa dai mitilicoltori.