
Chiamati dalla scuola e ‘invitati’ a mandare i propri figli all’asilo di Pian di Follo anziché in quello della frazione di residenza. È polemica a Piana Battolla per la decisione di chiudere una mezza sezione della scuola dell’Infanzia, e di ridurre da 32 a 28 i bambini frequentanti. Una scelta che ha comportato dolorose esclusioni tra chi avrebbe senz’altro preferito far frequentare al proprio figlio l’asilo più vicino a casa anziché dover prendere ogni mattina l’auto per recarsi alla struttura di Pian di Follo.
A protestare sono proprio i genitori: non solo quelli interessati dai tagli operati dalle istituzioni scolastiche, ma anche molte famiglie che vedono in questa decisione un pericoloso precedente in grado di mettere a repentaglio il presidio scolastico della frazione. La questione in poco tempo è approdata anche sui social, suscitando lo sdegno di molti residenti della frazione. "Alcune mamme di Piana Battolla che avevano iscritto i loro figli all’asilo per il prossimo anno sono state chiamate in segreteria, dove è stato detto loro che dovevano cambiare l’iscrizione e mandarli a Follo. Questo perché vogliono chiudere la mezza sezione. A Piana Battolla abbiamo una sezione e mezzo, ciò vuol dire che avendo sempre 32 bambini, le maestre possono dividerli e averne 16 a testa, quindi lavorare meglio, controllarli meglio e rispettare anche un maggior distanziamento. Se dovessero chiudere la mezza sezione, quella che rimarrebbe sarebbe, come in tante altre scuole, una classe ‘pollaio’ formata da 28 bambini, guardati per la maggior parte del tempo da una sola insegnante" è lo sfogo di alcune mamme: "È assurdo che, pur avendo una struttura così grande e bella, si debba portare alcuni bambini del nostro paese a Follo, penalizzando non solo loro ma anche quelli che rimangono ammassati. Spero proprio che tutti i genitori con bimbi all’asilo, quelli che dovranno andarci e non solo, si facciano sentire nelle dovute sedi e si oppongano a questa cosa assurda e deleteria per il paese". Nel mirino dei tanti commenti social sono finiti non solo l’Ufficio scolastico provinciale, da cui sarebbe partita la decisione di ridurre le iscrizioni all’Infanzia di Piana Battolla, e persino al Comune. "Tengo a precisare che il Comune è venuto a conoscenza della vicenda proprio attraverso i genitori che sono stati chiamati dalla scuola, alcuni dei quali mi hanno immediatamente segnalato la vicenda – spiega il vicesindaco con delega alla pubblica istruzione, Laura Sardi –. L’amministrazione si è subito attivata convocando la dirigenza scolastica dell’istituto comprensivo per fare luce sulla vicenda, e non esiterà a interpellare e sollecitare l’Ufficio scolastico". Matteo Marcello