
Petizione per i bagni in diga Un’iniziativa dei diportisti dopo l’ordine di sgombero
E’ mossa con garbo, nel riconoscimento dei ruoli e dell’impegno delle istituzioni a trovare la quadra di fronte ai bisogni che possono entrare in conflitto. In questo caso, sicurezza e voglia di svago sul mare. Si tratta di una petizione al presidente dell’Autorità di sistema portuale, al comandante della Capitaneria di Porto e al sindaco della Spezia sul tema dei divieti che, durante l’estate, complicano la vita ai diportisti. L’iniziativa muove dal basso. L’innesco è stato dato dal malumore conseguente allo ’sfratto’ dei diportisti dagli scogli della diga foranea nell’ambito dei pattugliamenti della Guardia Costiera per il rispetto delle regole, là dove in passato l’accesso era se non libero almeno tollerato: nessuna multa ma avvisi a futura memoria. L’estensore è un uomo che di mare e sicurezza ci capisce molto: il dottor Alfredo Gilone ex funzionario del Comando Vigili del fuoco della Spezia, già responsabile del Servizio nautico antincendio portuale, del Nucleo Sommozzatori e del soccorso acquatico.
Ecco il testo che sta circolando da un capo all’altro del golfo, in particolare tra le associazioni dei diportisti. I sottoscrittori della petizione chiedono che "venga valutata, nelle appropriate sedi e con tutte le componenti istituzionali interessate, una revisione, con un adeguamento, delle ordinanze che regolamentano l’attività diportistica e balneare nel golfo. In particolare chiedono di valutare , anche alla luce delle attuali mutate esigenze e realtà locali, se i presupposti ed i vincoli demaniali che portano a determinati divieti, riportati in specifiche Ordinanze dell’Autorità marittima, abbiano, ad oggi, ancora una loro valenza. Soprattutto ci si rivolge a chi ha potere sul demanio marittimo della Diga foranea per chiedere una revisione del divieto di accesso, di ormeggio e di balneazione sulla predetta installazione che, da anni, fa ormai parte della tradizione della piccola marineria spezzina e di quella delle storiche borgate del Golfo. La diga offre infatti , da anni, un tranquillo riparo alle piccole imbarcazioni ed ai loro equipaggi che possono così usufruire delle tranquille acque per godersi , anche in sicurezza, un po’ di mare". Toni soft rispetto a quelli rimbalzati sui social. "Non ci sono da fare guerre ma ho ritenuto di dar voce composta ai fermenti che attraversano il golfo" dice Gilone.
Corrado Ricci