Petizione dei diportisti. Raggiunte le mille firme

Nei giorni scorsi è stata consegnata ad Autorità portuale e Capitaneria . Viene chiesta la revisione dei divieti, in primo luogo l’accesso alla diga.

Petizione dei diportisti. Raggiunte le mille firme

Petizione dei diportisti. Raggiunte le mille firme

Ha raggiunto 1000 firme la petizione promossa da Alfredo Gilone, ex funzionario del comando vigili del fuoco della Spezia, sul tema dei divieti che durante l’estate complicano la vita ai diportisti. Soprattutto si rivolge a chi ha potere sul demanio marittimo della diga foranea, per chiedere una revisione del divieto di accesso, di ormeggio e di balneazione sulla stessa struttura che da anni fa ormai parte della tradizione della piccola marineria spezzina e di quella delle storiche borgate del golfo.

La petizione è stata consegnata personalmente da Alfredo Giione martedì all’ufficio protocolli dell’Autorità portuale e ieri mattina alla segreteria del comandante della Capitaneria di porto della Spezia.

Il 30 novembre verrà consegnata anche al sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini che nell’occasione incontrerà Gilone e una delegazione di diportisti. Le mille firme raggiunte dalla petizione sono la dimostrazione di quanto sia sentito il problema, nel riconoscimento dei ruoli e dell’impegno delle istituzioni a trovare la quadra di fronte ai bisogni che possono entrare in conflitto. In questo caso, sicurezza e voglia di svago sul mare.

L’innesco è stato dato dal malumore conseguente allo ’sfratto’ dei diportisti dagli scogli della diga foranea nell’ambito dei pattugliamenti della Guardia costiera per il rispetto delle regole, là dove in passato l’accesso era se non libero almeno tollerato: nessuna multa ma avvisi a futura memoria. L’estensore è un uomo che di mare e sicurezza ci capisce molto: il dottor Alfredo Gilone ex funzionario del comando vigili del fuoco della Spezia, già responsabile del servizio nautico antincendio portuale, del nucleo sommozzatori e del soccorso acquatico. Ecco il testo che è circolato da un capo all’altro del golfo, in particolare tra le associazioni dei diportisti. I sottoscrittori della petizione chiedono che "venga valutata, nelle appropriate sedi e con tutte le componenti istituzionali interessate, una revisione, con un adeguamento, delle ordinanze che regolamentano l’attività diportistica e balneare nel golfo. In particolare chiedono di valutare , anche alla luce delle attuali mutate esigenze e realtà locali, se i presupposti ed i vincoli demaniali che portano a determinati divieti, riportati in specifiche ordinanze dell’Autorità marittima, abbiano, ad oggi, ancora una loro valenza. La diga offre infatti , da anni, un tranquillo riparo alle piccole imbarcazioni ed ai loro equipaggi che possono così usufruire delle tranquille acque per godersi , anche in sicurezza, un po’ di mare".