Pc e Rc alla finestra. "Ma andremo a votare"

A Porto Venere i partiti tradizionali rimangono in panchina e provano a dare indicazioni di voto. Pd e Rifondazione comunista non saranno della contesa elettorale, ma non si esimono dal dire la propria e a fornire qualche suggerimento. Il Pd, sottolineando come "dopo mesi di incontri e di riunioni non è stato possibile costruire una proposta unitaria con quanti si sono candidati a sindaco contro l’attuale maggioranza", invita i cittadini "a recarsi alle urne per chiudere un’esperienza amministrativa che si è messa sotto i piedi la partecipazione popolare per svendere tanta parte del prezioso patrimonio comunale. Guardiamo con favore – dicono dal Pd – all’impegno di quei candidati che hanno manifestato vicinanza alle nostre posizioni. Auspichiamo di poter costruire con loro, dopo il voto, un futuro idoneo alla unicità, alla bellezza e alla storia dei nostri paesi".

Anche Rifondazione a questa tornata elettorale, non sarà presente con una propria lista o con un candidato ufficiale all’interno delle liste. La scorsa tornata si era potuti arrivare ad un’unione del centro-sinistra quasi totale, quello che purtroppo non è avvenuto è stato il consolidamento delle diverse anime di quell’esperienza" spiegano da Rc evidenziando il proprio rammarico per il fatto che le tre liste in contrapposizione a quella della maggioranza uscente "hanno fatto della distanza dalla precedente proposta e ancor più della totale estraneità alla logiche di partito, una loro bandiera, tanto da rendere sostanzialmente impercorribile un appoggio ufficiale e diretto a qualsiasi delle tre proposte da parte di Rifondazione Comunista. Invitiamo i cittadini a scegliere le posizioni più nettamente distanti dalla filosofia di impoverimento del bene pubblico palesata dall’amministrazione Cozzani.