
Hanno organizzato un flash mob in Corso Cavour alla Spezia e si sono fermati davanti allo stand della Lista Toti per chiedere che vengano rispettate le caratteristiche naturali dell’Isola Palmaria, per domandare una maggiore partecipazione da parte dei cittadini e per opporsi a progetti che andrebbero ad impattare in modo irrimediabile sul territorio. Il movimento "Palmaria Si Masterplan no" ha radunato una settantina di attivisti ha portato in strada le proprie motivazioni.
Giorgia Lombardi esprime soddisfazione per la partecipazione alla manifestazione e dichiara: "L’Isola Palmaria è un bene comune a cui gli spezzini e non solo sono legati da affetto, ricordi ed esperienze, per questo la vogliono tutelare. Non siamo disposti a lasciarlo trasformare in una sorta luna park esclusivo che impedisca alla popolazione di vivere il mare e l’unicità in uno dei rari angoli incontaminati delle nostre coste. Questa Giunta regionale e l’Amministrazione di Porto Venere vogliono privare della loro unicità e bellezza questi luoghi – continua Giorgia Lombardi- attuando un Masterplan che omologherebbe la Palmaria a decine di altre mete soggette ad un turismo invasivo e dannoso. Ci teniamo a ricordare che il movimento Palmaria SI Masterplan No ha elaborato un progetto diverso realizzabile e finanziabile, lo abbiamo presentato online dove è consultabile gratuitamente e in numerose iniziative fra cui quella di oggi pomeriggio. Continueremo a far conoscere alle persone le alternative propositive per il futuro di questo luogo".
Alle parole forti del Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, "Palmaria Si Masterplan No" rispond": "Non siamo quelli del NO a tutti i costi, abbiamo studiato, chiesto ad esperti, coinvolto la popolazione". Viene sottolineato dai partecipanti che più volte da parte del movimento è stato cercato un dialogo, invitando politici ed amministratori ad un confronto aperto sul futuro della Palmaria: "Senza però ricevere risposte", dicono. Il movimento è determinato a continuare la propria battaglia, ma non da solo: viene chiesto infatti che si possano effettuare dei sondaggi o che possa essere aperto un tavolo di confronto, in modo da poter rilevare l’opinione pubblica degli abitanti del territorio e intraprendere percorsi di partecipazione in cui anche i cittadini abbiano il diritto di esprimere pareri o dare idee per gli interventi sull’Isola".
Il Comune di Porto Venere, intanto, prossimo a deliberare - il 13 aprile - sulla variante al Piano del Parco per armonizzarlo al Masterplan. "Si sta così contraddicendo il principio di legge che vuole il Piano del Parco sovraordinato agli altri strumenti pianificatori" dicono Legambiente, Posidonia, Italia Nostra e il movimento. "Non solo, invece di tenere conto dei nuovi elaborati del Piano di gestione del Sito di importanza comunitaria di cui il Comune è in possesso dalla scorsa estate ma non li ha ancora adottati, gli uffici del Parco si affidano a studi meno approfonditi per valutare le modifiche imposte dal Masterplan. La querelle è destinata al vaglio della Commissione Petizioni dell’Ue.
Ginevra Masciullo