Palio, guerra sugli spazi. Comitato delle Borgate tenta una mediazione

Il Comune vuole spostare la Venere Azzurra da San Terenzo a Lerici. La dirigenza gialloblù contraria: "Così si sradica la nostra storia".

Palio, guerra sugli spazi. Comitato delle Borgate tenta una mediazione

Palio, guerra sugli spazi. Comitato delle Borgate tenta una mediazione

Sullo sfratto della borgata Venere Azzurra dai locali storici di San Terenzo, il Comitato delle Borgate guidato da Massimo Gianello tenterà una mediazione con il Comune di Lerici, con l’obiettivo di individuare soluzioni alternative che non vadano a sradicare la borgata marinara Venere Azzurra dal borgo in cui è stata fondata. È quanto emerge dall’assemblea delle borgate che si è tenuta qualche giorno fa, nel corso della quale le anime marinare del Golfo hanno dato mandato al Comitato di trattare con l’amministrazione lericina, al fine di individuare una location diversa da quella prospettata dal Comune, che vorrebbe spostare la borgata a Lerici, in spazi concessi dal Circolo della Vela Erix. Una vicenda che porta nuovamente i vertici della borgata (guidata dalla sezione locale della Lega Navale) a rilanciare contro il progetto del Comune. "Con che principio – dichiara il direttivo della Venere Azzurra – il sindaco Paoletti sradica una borgata marinara dal luogo che dal 1953 ne rappresenta radici, cuore e casa, per conferirlo ad un’altra borgata del territorio che possiede già una propria sede a 50 metri di distanza, inaugurata da pochi anni? Ancora non riusciamo a comprenderne chiaramente le motivazioni. La borgata marinara Venere Azzurra è legata al territorio che l’ha vista nascere. Il suo presente e il suo futuro affondano le radici nella storia del suo passato. La decisione di sfrattarla dai suoi luoghi e dal suo borgo, ha come prezzo quello di reciderne le radici e l’identità. Non importa che si tratti di uno spostamento di pochi chilometri. È impossibile non affermare che scegliendo di allontanare la borgata marinara dalla sede che ha lei stessa contribuito a realizzare si facciano figli e figliastri. Davvero la borgata marinara del San Terenzo ritiene corretta la scelta dell’amministrazione di sradicare la Venere Azzurra dalla sua sede storica? Un locale di 20 metri quadrati, unico ricovero a disposizione della borgata, al quale ci legano però tradizione, origini e cuore, è davvero essenziale per l’attività della borgata del San Terenzo, quando oggi può usufruire di una magnifica palestra con doccia e spogliatoio a sua disposizione solo pochi metri più in là?"

I vertici della borgata gialloblù sottolineano inoltre che "l’amministrazione comunale ha appena investito migliaia di euro per installare una nuova gru da mettere a disposizione di entrambe le borgate, ma che, in questo modo, rimarrebbe in uso solo ad una: il San Terenzo. Non da ultimo, l’amministrazione lericina ha posto in essere un importante progetto per realizzare un hangar, sotto piazzetta Brusacà al fine di accogliere le barche del Palio. Se davvero il primo cittadino di Lerici ritiene che a San Terenzo, oggi, due borgate siano troppe, come giustificherebbe la presenza di due borgate marinare, quella del Lerici e della Venere Azzurra, in estate, sul molo lericino, tra movida, turisti ed eventi? Ritiene che troverebbero una collocazione migliore e un maggiore spazio per le proprie attività?" "Il sindaco – rilancia la borgata – ha affermato che il restauro della galleria della Marinella avrebbe permesso il ricovero delle imbarcazioni di entrambe le borgate santerenzine. Potrebbe quindi questa essere una delle tante soluzioni alternative che permetterebbero alla borgata del San Terenzo di ricoverare le proprie barche in sicurezza, senza sradicare la nostra borgata dal luogo che l’ha vista nascere".

Matteo Marcello