
Una delle precedenti edizioni di Italian. Oyster Fest, il primo festival italiano dedicato all’ostrica
Il futuro della mitilicoltura sarà ampiamente trattato nel week end nel corso di Italian Oyster Fest, il primo festival italiano dedicato all’ostrica che si tiene da oggi a domenica in passeggiata Morin. Il format della kermesse, arrivata alla terza edizione, prevede incontri di approfondimento ma anche show cooking a base di... ostrica. Oggi pomeriggio alle 17 il taglio del nastro presso la Oyster Arena. Proprio tra gli approfondimenti in programma spiccano quelli previsti domani mattina. Il primo è un seminario scientifico, intitolato ’Ostricoltura, mitilicoltura e cambiamenti climatici: sfide, adattamento e nuove opportunità di sviluppo’, organizzato da Gal Fish Liguria in collaborazione con Azienda speciale Riviere di Liguria presso la Sala Marmori dell’ente camerale, alla presenza di rappresentanti del ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e della direzione generale Mare della Commissione Europea. All’evento sarà presente anche il sottosegretario di Stato per l’Agricoltura, la sovranità alimentare e le foreste, Patrizio Giacomo La Pietra. Il secondo appuntamento sempre sabato ma dalle 12.30 alla Oyster Arena di passeggiata Morin: una tavola rotonda intitolata ’La progettazione europea a sostegno dell’ostricoltura, della mitilicoltura e dell’allevamento delle alghe’, durante la quale saranno presentati i progetti europei che interessano direttamente lo Spezzino, come Life Muscle, Bio Based - progetto Interreg Italia-Croazia, Marinet-Mariculture. L’evento vedrà la partecipazione del presidente e del direttore della cooperativa Mitilicoltori associati della Spezia, Paolo Varrella e Federico Pinza (quest’ultimo in qualità di presidente di Ama), ed Eraldo Rambaldi, direttore di Ama. Tra gli appuntamenti di rilievo della manifestazione, anche quello previsto alle 17.30 di questo pomeriggio alla Oyster Arena: la tavola rotonda ’Un marchio per l’ostrica italiana e le sue prospettive di crescita’: gli italiani sono secondi solo ai francesi per il consumo delle ostriche, ma sul mercato la distribuzione dei cugini d’oltralpe schiaccia il prodotto italiano che per qualità e gusto non teme il confronto, per questo motivo nasce l’esigenza di proporre un marchio di livello nazionale che possa dare garanzie al consumatore e maggiore visibilità agli ostricoltori. Domenica alle 12, alla Oyster Arena, ecco ’La reintroduzione dell’ostrica piatta in Italia, prospettive di crescita’, con la presentazione del progetto di ricerca di reintroduzione dell’ostrica piatta in Italia che vedrà gli interventi di Varrella, Pinza e della prima ricercatrice dell’Enea, Chiara Lombardi.
mat.mar.