Oss, cade anche l’ultima speranza. Ricorso respinto, assunzione addio

La Spezia, il Consiglio di Stato mette fine alla battaglia legale legata alla mancata ammissione al concorso Asl

La Spezia, protesta delle Oss in consiglio comunale (Foto archivio)

La Spezia, protesta delle Oss in consiglio comunale (Foto archivio)

La Spezia, 25 marzo 2023 – Ora è davvero finita. Il Consiglio di Stato ha dichiarato inamissibile l’appello degli operatori socio sanitari contro la Asl 5. Gli oss, che già operavano per la sanità locale, erano rimasti tagliati fuori dal concorso pubblico indetto a fine 2020 dopo l’internalizzazione del servizio, non avendo conseguito il punteggio per essere ammessi alla seconda fase della selezione da cui sarebbero usciti le 159 assunzioni a tempo indeterminato. I giudici amministrativi hanno ritenuto inammissibile il ricorso “per la mancata notificazione ad almeno un controinteressato” e perché promosso in forma cumulativa. Negativo anche il giudizio di merito “risultando le relative censure infondate in relazione alle modalità di svolgimento delle prove risultanti dagli atti acquisiti al giudizio, sia quanto all’idoneità del sistema informatizzato prescelto a garantire l’anonimato, sia quanto all’imparzialità connessa all’automatismo dei giudizi espressi, sia quanto ai tempi di pubblicazione degli atti della procedura”. La parola definitiva, quella del Consiglio di Stato, arriva dopo altri due pronunciamenti del Tar del medesimo segno. Oltre al direttore di Asl 5 Paolo Cavagnaro, esprime soddisfazione il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. «Questa sentenza conferma ancora una volta come la procedura adottata da Asl 5 e Regione per il concorso fosse del tutto corretta».

«Questo concorso ha promosso la meritocrazia e permesso alla Asl 5 di assumere fino ad oggi 160 oss» aggiunge l’assessore alla sanità Angelo Gratarola. «Nella graduatoria ci sono 551 oss, di questi ne sono già stati chiamati 320, e in futuro toccherà probabilmente ad altri. Ritengo che le assunzioni siano l’aspetto più importante della vicenda. La nostra attenzione verso la figura degli oss resta elevata. Incrementare il personale sanitario per offrire servizi sempre più qualificati ai cittadini è una priorità di questa amministrazione. Proprio per questo r ecentemente la giunta ha approvato un bando da 2,8 milioni di euro per il finanziamento, tramite le risorse FSE+ per il settenato fino al 2027, di venti corsi che consentiranno di qualificare 600 nuovi operatori sociosanitari» Rassicurazioni che sembrano insufficienti per i sindacati.

«A questo punto – afferma il segretario generale della Cgil Luca Comiti – una soluzione per le Oss rimaste fuori deve essere comunque trovata. Come sindacati siamo riusciti a fare pubblicare il bando Rossomando che sta proseguendo il suo iter, le domande sono circa un centinaio. Di queste ne entranno trentatre, bisogna ad ogni costo trovare una ricollocazione per tutte le altre».