MATTEO MARCELLO
Cronaca

Aurelia Bis, altro stop. Operai senza stipendio. I sindacati in trincea: "Situazione surreale"

Sotto la lente d’ingrandimento ancora lo stralcio A del terzo lotto. Domani sit-in dei lavoratori. Cisl: "Cantiere fermo e futuro incerto". Giampedrone assicura: "L’ipotesi di un’altra gara d’appalto è remota".

Operai al lavoro in uno dei cantieri della Variante Aurelia (. foto di repertorio

Operai al lavoro in uno dei cantieri della Variante Aurelia (. foto di repertorio

Non c’è pace per il terzo lotto dell’Aurelia Bis. Uno dei tre stralci, quello A – tra lo svincolo di Via del Forno a quello di via Buonviaggio – detenuto dalla Ici Costruzioni, è ancora fermo al palo, con i lavoratori nuovamente senza stipendio da due mesi e poche, pochissime certezze sul futuro. Motivi sufficienti per animare le proteste dei sindacati, pronti a scendere nuovamente in piazza per rivendicare i diritti dei lavoratori per una situazione che lo scorso gennaio – pur tra promesse e qualche dubbio, dopo le prime criticità analoghe a quelle attuali – sembrava finalmente ripianata con la promessa dell’azienda (titolare anche dell’appalto dell’Aurelia Bis a Savona) di presentare un piano di risanamento economico finanziario aziendale entro marzo e la progressiva ripresa dei lavori, sullo sfondo di una possibile vendita dell’azienda. Invece, nulla pare essersi concretizzato, con i lavoratori – poco meno di una decina, tra cui quattro spezzini – in attesa delle mensilità di marzo e aprile, promesse a metà aprile e non ancora accreditate. Da qui la decisione dei sindacati di smuovere le acque, con l’assemblea dei lavoratori prevista domattina in cantiere.

"Diciamo basta a una situazione surreale. L’azienda Ici aveva promesso a marzo la presentazione di un piano industriale – spiega Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria – ma stiamo ancora aspettando di capire se ci sarà un passaggio di consegne ad un altro gruppo. Auspichiamo che il prefetto e il commissario straordinario dell’opera ci convochino per dire chi, cosa, dove e quando sarà finita quest’infrastruttura. Basta promesse, finiamole con i messaggi rassicuranti, diciamo stop alle scadenze che non vengono mai rispettate. Per tutti, a voce, è considerata strategica, adesso è una triste incompiuta da un numero infinito di anni. L’azienda non paga gli stipendi da due mesi e confidiamo nell’intervento di Anas per saldare le pendenze con le maestranze. Intanto il cantiere è praticamente fermo e non sappiamo ancora le intenzioni di Ici. Siamo pronti ad ogni iniziative e le decideremo lunedì con i lavoratori in assemblea".

Situazione che ha peraltro già interessato le istituzioni: risalgono a questi giorni infatti alcune interlocuzioni tra i sindacati, l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone, e il commissario dell’opera, Matteo Castiglioni, con quest’ultimo che avrebbe confermato l’intenzione di Anas si sostituirsi all’azienda per pagare gli stipendi arretrati e alcune forniture non ancora saldate. Lo stesso Castiglioni è peraltro atteso domani alla Spezia per fare il punto su tutti e tre i lotti dell’opera e non è escluso un incontro con i sindacati. "C’è in corso una trattativa in corso per l’acquisto della società: se così fosse il cantiere non sarà riassegnato. Anas garantirà le due mensilità di stipendio arretrate – dice l’assessore –. La situazione non è bella, tutti auspicavamo che l’azienda fosse un po’ più strutturata, ma ci sono soluzioni concrete, l’ipotesi di dover rifare una gara d’appalto è remota".

Matteo Marcello