MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Operazione “Tramonto“: "Bruschi non sapeva"

Per il riesame non sussistono elementi per l’associazione a delinquere. Il giovane spezzino resta ai domiciliari per la detenzione di stupefacente.

Gli avvocati del foro spezzino Cesare Bruzzi Alieti e Luigi Fornaciari Chittoni che si sono rivolti al Tribunale del riesame

Gli avvocati del foro spezzino Cesare Bruzzi Alieti e Luigi Fornaciari Chittoni che si sono rivolti al Tribunale del riesame

Per il giudice del Tribunale del riesame di Genova lo spezzino Lorenzo Bruschi non ha avuto nessun ruolo chiave nell’operazione di traffico internazionale di stupefacenti “Tramonto“. Il giovane di 25 anni era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta condotta dal nucleo investigativo del comando provinciale di Massa Carrara e dal centro operativo della Dia di Firenze, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Genova. I legali Luigi Fornaciari Chittoni e Cesare Bruzzi Alieti che difendono lo spezzino avevano richiesto la revoca dell’ordinanza di detenzione in carcere puntando proprio sulla mancanza di elementi tali da collegare Bruschi al traffico internazionale di importazione di hashish e marijuana dalla Spagna. Il giudice non solo ha accolto la richiesta degli avvocati del foro spezzino ma ha evidenziato come gli elementi raccolti non fossero sufficienti per provare il ruolo all’interno dell’associazione a delinquere finalizzata all’acquisto e importazione dalla Spagna, trasporto, detenzione e vendita di hashish e marijuana, con l’aggravante della comprovata transnazionalità. Resta però l’accusa di detenzione e di conseguenza il giovane si trova agli arresti domiciliari. Intanto è stato arrestato anche Andrea Gibiino cinquantenne di Carrara che era sfuggito alla cattura il 15 luglio scorso. Ad attenderlo all’aeroporto di Pisa i carabinieri del nucleo investigativo di Massa con la collaborazione del personale della polizia di frontiera. Gli hanno notificato la misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Genova il 27 giugno scorso per poi accompagnarlo in carcere a Pisa. Nell’indagine sono coinvolte diverse persone L’accusa è di fare parte di un’associazione a delinquere finalizzata all’acquisto e importazione dalla Spagna, trasporto, detenzione e vendita di hashish e marijuana, con l’aggravante della comprovata transnazionalità. Secondo l’accusa il gruppo disponeva di autovetture e camion per spostamenti e trasporto dello stupefacente, di sofisticati strumenti per la comunicazione tra cellulari e luoghi dove conservare la droga. Un box è stato trovato anche in via Cisa a Sarzana.

Massimo Merluzzi