
Officina d’arte “Ponte di Ferro”: "Come la bottega rinascimentale"
La realtà degli scultori emergenti è vivissima nella vicina Carrara, ma difficilmente, se non in rare occasioni, essa viene raccontata a fondo e mostrata ad un pubblico più ampio estraneo al collezionismo d’arte e agli addetti ai lavori. Lo scultore spezzino Valerio Neri si è ben inserito in quella realtà collettiva di artisti chiamata Officina d’Arte Ponte di Ferro da circa tre anni e attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente. "L’unico laboratorio di tipo associativo situato a pochi passi dal centro di Carrara – spiega Neri – che rievoca la potenza delle antiche botteghe rinascimentali, ma in chiave moderna, con tutte le sfide dei nostri tempi come ad esempio imparare a rispettare al massimo il marmo in quanto materia prima o la rigenerazione di spazi industriali dismessi".
L’Officina è un felice luogo di sperimentazione, inclusione, scambio multiculturale e sviluppo di giovani talenti artistici da province vicine, ma pure da moltissime nazioni, fin dal 2006. "Operano e hanno operato lì, affermati artisti in campo internazionale, scultori professionisti, artigiani, studenti. E mi è sembrato incredibile quanto la provincia spezzina fosse all’oscuro di entità culturali spontanee di questo calibro, distanti appena 20 chilometri". Nonostante un anno durissimo, il 2023, in una fase cruciale di sviluppo e trasferimento del laboratorio in uno spazio più idoneo e sicuro, la volontà di manifestarsi ad un pubblico al di fuori di Carrara, si sta concretizzando in più zone d’Italia. "Con il ruolo che mi è stato affidato, grazie alle mie profonde radici con La Spezia e Sarzana, vorrei creare un ponte di collegamento tra le aree". Stanno promuovendo un’esposizione collettiva che si muoverà in diverse sedi, tra cui Pisa e Como. "E ci siamo mossi per coinvolgere Spezia, in particolare il Camec: un luogo ideale, non solo come contenitore di opere scultoree, ma con la funzione di ‘portale’. Il Camec può diventare una vera finestra per tutti, su quelle dimensioni artistiche spontanee del territorio che ribollono e sono frutto di una gioventù che non si piega alle difficoltà dei tempi".
È stata anche avviata una raccolta fondi, col sostegno della Cna di Massa-Carrara: donando, si riceveranno elaborati grafici o artistici. "I valori ai quali facciamo appello sono la salvaguardia della cultura indipendente dal profitto e la consapevolezza della preziosità dell’ambiente e delle materie prime – conclude Neri – . Come anche la partecipazione al progetto di un turismo sostenibile collegato da una rete in grado di rafforzare i centri di interesse storico-culturali e naturalistici delle province di La Spezia e di Massa-Carrara. Aree da sempre intrecciate dall’antica Lunigiana".
Marco Magi