Nuovi pretendenti per Calata Paita Si fa avanti il Consorzio marittimo

Tra i portatori d’interesse della nuova istanza anche Cruise Terminal, Confartigianato e Confcommercio. Autorità portuale in procinto di bandire una gara pubblica per assegnare la concessione demaniale.

Nuovi pretendenti per Calata Paita  Si fa avanti il Consorzio marittimo

Nuovi pretendenti per Calata Paita Si fa avanti il Consorzio marittimo

Su Calata Paita aumentano le pretendenti, e sarà con tutta probabilità una gara pubblica ad assegnare la concessione demaniale per la gestione dei 5mila metri quadrati che il porto si sta preparando a cedere alla città. È un colpo di scena in piena regola quello arrivato quasi al termine dei trenta giorni scattati dalla presentazione, lo scorso 17 marzo, agli uffici di via del Molo, dell’istanza di concessione demaniale a uso commerciale e turistico ricreativo da parte della società Cinque Terre Ferries, armatrice del Lord Byron che punta a fare di quella che sarà una nuova porzione di città un polo ricreativo per residenti e turisti.

A presentare analoga istanza ci ha pensato, venerdì scorso, il Consorzio marittimo turistico 5 Terre-Golfo dei Poeti, capofila di un gruppo di portatori di interesse che vede al suo interno anche la Spezia & Carrara Cruise Terminal, società partecipata da Royal Caribbean, Msc Cruises e Costa Crociere che detiene la gestione della stazione crocieristica, e anche le associazioni di categoria Confartigianato e Confcommercio. Una mossa che porterà quasi sicuramente l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale a bandire una gara pubblica per assegnare la concessione demaniale, e che ha alla base molteplici motivazioni: in primis una questione di concorrenza, dato che la Cinque terre Ferries, competitor del consorzio, nell’istanza di concessione demaniale ha anche avanzato la richiesta di concessione per ormeggiare stabilmente nella location di Calata Paita il battello Lord Byron, che effettua stagionalmente il servizio di trasporto passeggeri e visite guidate nell’area compresa tra Spezia, Porto Venere e le Cinque Terre. Il secondo motivo, che ha mosso principalmente i terminalisti, porta all’interazione tra porto e città e alla necessità di contemperare l’operatività della porzione di porto riconsegnata alla città con quella del confinante terminal crocieristico, laddove i rischi connessi alla commistione tra area crocieristica e nuova zona urbana per gli stessi terminalisti non sarebbero secondari. Da qui la discesa in campo della cordata, che nell’istanza presentata pochi giorni fa ha fatto presente i propri interessi e la volontà a partecipare alla gara pubblica per l’assegnazione della concessione demaniale.

Matteo Marcello