REDAZIONE LA SPEZIA

No all’antenna di 30 metri Calice pronto alla battaglia "Difendiamo le nostre api"

Un’ordinanza del sindaco ha fermato i lavori della stazione radio base "Siamo la terra del miele, quell’impianto mette a rischio la produzione".

No all’antenna di 30 metri Calice pronto alla battaglia "Difendiamo le nostre api"

Nella terra del miele un traliccio di trenta metri destinato a ospitare stazioni radio base per la diffusione del segnale wireless. A Santa Maria, frazione di Calice al Cornoviglio, la popolazione si è mobilitata contro la costruzione di un’antenna su un terreno privato vicino al cimitero. I numerosi sorvoli di un elicottero per il trasporto dei materiali hanno allarmato i calicesi, pronti a scendere in piazza più volte e ad avviare una raccolta firma per sollecitare l’intervento dell’amministrazione comunale, con il Comune che, dopo aver messo nero su bianco un’ordinanza per la sospensione dei lavori finalizzati alla verifica di autorizzazioni e requisiti, ha deciso di sposare la battaglia avviata dai cittadini. Martedì sera, nel borgo calicese, l’incontro tra il sindaco e i cittadini per fare il punto della situazione. "Le preoccupazioni dei cittadini sono anche le nostre – spiega il sindaco Mario Scampelli – Siamo tra le Città del Miele, ovvero nella rete di territori che danno origine e identità ai mieli italiani, il miele è la principale attività economica del territorio, non possiamo permettere che la nostra principale risorsa, le api, sia messa a rischio dall’inquinamento elettromagnetico. Con gli uffici abbiamo disposto la sospensione dei lavori per verificare la documentazione e la correttezza del percorso seguito. Nel settembre scorso una società ha presentato un’istanza per i lavori relativi alla costruzione dell’infrastruttura: queste opere per effetto di un provvedimento del consiglio dei ministri di diversi anni fa, rappresentano opere di edilizia primaria e di fatto vanno oltre i piani regolatori comunali. Il procedimento è peraltro disciplinato dal ‘silenzio assenso’".

Il procedimento riguarda per ora solo la costruzione del traliccio alto trenta metri, ma è ovvio che, una volta costruito, le società di telecomunicazione avvieranno l’iter per il posizionamento dei sistemi radio base per la diffusione del ‘segnale’. "Ai cittadini abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare con questa società affinché venga trovato un altro sito" spiega il sindaco. In questo senso vanno lette anche le interpellanze che saranno discusse questa sera alle 19 in consiglio comunale, con la consigliera di minoranza Alessandra Cacciavillani che ha depositato due mozioni, una sull’antenna di Santa Maria, l’altra sul regolamento per l’installazione di antenne sul territorio calicese. "Inizieremo un percorso – anticipa Scampelli – con la costituzione di una commissione consigliare che si occuperà di predisporre un piano delle telecomunicazioni, con l’individuazione di siti per l’installazione di antenne. C’è la volontà di fare di Calice un territorio col più basso inquinamento elettromagnetico possibile: anche i cittadini sono disponibili ad avere una copertura minore del segnale di telefonia pur di abitare in un ambiente sano".

mat.mar.