REDAZIONE LA SPEZIA

Mostre parallele e convergenti Le restauratrici coronano un sogno

Raffaella e Barbara al Cantiere della Memoria e nella Sala Fontana dentro e oltre il mare

Dopo 18 anni di apprezzato lavoro nel campo del restauro, della decorazione di facciate, di interni e nella loro scuola di pittura Soloarte, hanno coronato un sogno: dare vita insieme ad una mostra di pittura. Obiettivo: consolidare l’amicizia, andare oltre i paradigmi della professione che, benché di alto contenuto artistico, le induce ad una creatività circoscritta alla rigenerazione dell’esistente, interpreti di pensieri e segni che vengono dal passato. La nuova strada battuta è quella del libero sfogo alla fantasia, dell’elaborazione artistica per dare forma a stili personali. Cosi Barbara Carassale e Raffaella Gragnano (nella foto) in due mostre parallele e sinergiche alle Grazie, in luoghi diversi, con evocazioni diverse, che saranno inaugurate oggi alle 19. Da una parte il Cantiere della Memoria, dall’altra la Sala Fontana. Nel primo la proposta espositiva non poteva che riguardare il mare, chiave delle narrazioni che si sviluppano, ormai da sei anni, attorno alla danza degli attrezzi dei maestri d’ascia. Nella Sala Fontana, inaugurata lo scorso anno, si spazia oltre l’elemento naturale. Di qui i due titoli: Il mare dentro, Il mare oltre. Nel Cantiere della Memoria prevalgono le opere di Raffaella, che sviluppa un percorso di declinazione marina alle sue rappresentazioni intimistiche: l’immaginazione nasce dall’acqua e da lì inizia le sue metamorfosi. La Sala Fontana si fa vetrina della ricerca materica di Barbara: tra mare e terra si muove il gioco della vita diretta da Eros e Afrodite. Entrambe le artiste si affiancano poi l’una all’altra nelle due location con opere dentro e oltre il mare.