Minorenne rapinato alla fiera. Estorsione, ventenne nei guai

Due spezzini finiscono in manette dopo aver sottratto uno smartphone a un ragazzino

Minorenne rapinato alla fiera. Estorsione, ventenne nei guai

Minorenne rapinato alla fiera. Estorsione, ventenne nei guai

Estorsioni e rapine. È stata una fiera di San Giuseppe piuttosto movimentata, quella appena andata in archivio. La rissa tra due giovani avvenuta in occasione della prima ’notte bianca’ ha rappresentato solo il primo di una serie di episodi criminosi che hanno macchiato la storica kermesse cittadina. Un 23enne di origine rumena e residente a Torino è stato arrestato con l’accusa di estorsione ai danni di due minorenni. Il giovane, dopo essersi qualificato come incaricato per la raccolta fondi da parte di un’associazione lombarda (risultata poi estranea alla vicenda), dapprima convinceva la vittima a prendere una cartolina, per poi obbligarla a pagare una somma di denaro. Nel primo caso, a finire nel mirino è stato un tredicenne, che dopo essersi ritrovato in mano la cartolina, è stato minacciato dal 23enne e costretto a consegnargli una banconota da venti euro. Stesso modus operandi nel secondo episodio, vittima un sedicenne costretto con le cattive a consegnare quindici euro. Il sedicenne tuttavia non ha esitato a richiamare l’attenzione di una coppia di carabinieri impegnati nei controlli predisposti in occasione della fiera patronale, con il 23enne che è stato così arrestato. Ieri mattina la direttissima in tribunale, con il pm Alessandro Casseri che ha chiesto gli arresti domiciliari, e con il giudice Luisa Carta che ha convalidato l’arresto e poi messo in libertà il giovane.

Due, invece, gli arresti per rapina messi a segno nei giorni della fiera dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia. In manette sono finiti due ragazzi residenti alla Spezia, di 20 e di 19 anni, arrestati in flagranza di reato. I due giovani , dopo aver pronunciato delle minacce nei confronti di alcuni minorenni, erano riusciti a farsi consegnare da uno dei ragazzini il proprio smartphone: sfortunatamente per loro, in quella zona stava transitando una pattuglia di militari in abiti civili, impegnata nei servizi di prevenzione, che ha sorpreso i due giovani. L’immediato intervento dei carabinieri ha permesso l’immediata restituzione del telefonino al derubato, mentre i due giovanissimi arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati accompagnati presso le proprie abitazioni, agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si è tenuto ieri mattina in tribunale alla Spezia davanti al giudice per le indagini preliminari. Per entrambi i giovani – uno dei quali si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre l’altro ha respinto ogni responsabilità – il gip ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.