REDAZIONE LA SPEZIA

"Mi dispiace, chiedo scusa". Dopo la tensione Lombardi tende la mano al collega Teja

Il rappresentante di Rifondazione Comunista ha ricostruito l’acceso consiglio comunale "Non voglio ridimensionare l’accaduto, ho sbagliato e sono pronto a incontrare Oscar" .

Il rappresentante di Rifondazione Comunista ha ricostruito l’acceso consiglio comunale "Non voglio ridimensionare l’accaduto, ho sbagliato e sono pronto a incontrare Oscar" .

Il rappresentante di Rifondazione Comunista ha ricostruito l’acceso consiglio comunale "Non voglio ridimensionare l’accaduto, ho sbagliato e sono pronto a incontrare Oscar" .

Esce allo scoperto per prendersi la piena responsabilità di quanto accaduto lunedì in consiglio comunale, senza cercare attenuanti ma anzi porgendo le scuse a tutti. "Ho sbagliato e chiedo scusa" dice senza mezzi termini Massimo Lombardi, consigliere comunale Spezia Bene Comune Rifondazione Comunista". E’ stato protagonista di un incontro molto ravvicinato con il consigliere Oscar Teja, che è poi dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso, con una prognosi di 7 giorni. "Quanto è accaduto – prosegue Lombardi – merita qualche parola, senza alcun ridimensionamento o utilizzo di espressioni che possano sostituire la cosa più importante che mi sento di dire: ho sbagliato e chiedo scusa". Dopo l’ammissione, il consigliere Lombardi ha voluto chiarire anche la successione dei fatti innescati dopo la discussione accesa tra rappresentanti dell’opposizione e minoranza, intorno al tema molto delicato della manifestazione del prossimo 17 maggio organizzata da Casapound.

"Ci sono state urla tra i banchi della maggioranza e dell’opposizione mentre io sono rimasto in assoluto silenzio, senza proferire alcuna parola. Uscito dall’aula, dopo essermi trattenuto con alcuni dei presenti stavo lasciando il palazzo comunale ma, rendendomi conto di toni sempre più alti, sono rientrato avvicinandomi per comprendere cosa stesse accadendo. Ho notato una situazione sempre più carica di nervosismo ed una concitazione sempre maggiore, con un capannello di persone talmente ravvicinate che sembrava in procinto di entrare a contatto. Pertanto istintivamente mi sono frapposto e con un gesto della mia mano ho toccato quella del consigliere Teja, che nel frattempo si era avvicinato al punto dove mi trovavo io. Gli ho intimato, con un’espressione ingiuriosa, di smettere di urlare". Successivamente Lombardi ha scritto "a lui e ad altri esponenti della maggioranza consiliare, esprimendo il mio massimo dispiacere per l’accaduto, e così ho fatto anche nei giorni seguenti, in cui ho instaurato interlocuzione con diversi membri del centro-destra. Ritengo giusto, con queste righe, porgere pubblicamente le mie scuse al consigliere Teja, assumendomi la responsabilità del gesto, senza accampare pretesti di circostanza e senza nascondermi, considerando altrettanto corretto spiegare con precisione che mai ho avuto alcuna intenzione lesiva. Ribadisco la piena disponibilità a porgere le scuse a Teja anche rifondendogli i danni subiti, con le modalità ritenute da lui più congrue".

Claudio Masseglia

Nelle foto: Lombardi e Teja