Manga e ramen in via del Prione. Sotto gli occhi vigili di Dragon Ball la scommessa di due giovani sposi

Simone e Rihanna, entrambi originari di Wenzhou, hanno aperto il loro ristorante dopo la pandemia. E accompagnano per mano spezzini e turisti per far assaporare loro l’antica cultura di Cina e Giappone. .

Manga e ramen in via del Prione. Sotto gli occhi vigili di Dragon Ball la scommessa di due giovani sposi

Manga e ramen in via del Prione. Sotto gli occhi vigili di Dragon Ball la scommessa di due giovani sposi

Il nome lo hanno scelto per omaggiare il manga con cui sono cresciuti, la decisione di aprire un locale a oggi unico in una città che ha fatto della ristorazione uno dei settori più gettonati è, invece, un progetto che unisce imprenditoria e cultura. Nello specifico, quella legata ad una delle specialità più antiche del Sol Levante. In via Prione, Naruto Ramen accompagna per mano spezzini e turisti nella tradizione giapponese. Sono Simone Hu e Rihanna Zhu, marito e moglie, entrambi originari di Wenzhou in Cina e giunti in Italia quando avevano rispettivamente 10 e 15 anni, i titolari, che hanno inaugurato dopo una parentesi nel paese di origine nel periodo della pandemia.

"Non siamo nuovi del settore – raccontano –: prima avevamo un ristorante sushi a Sarzana, dove ci eravamo trasferiti da Prato, ma il Covid ci ha costretti a chiudere. Ci siamo presi un periodo di pausa e siamo rientrati in Cina: qui, Rihanna ha ritrovato uno zio che per 30 anni è stato in Giappone e ha sfruttato l’occasione per imparare da lui a cucinare il piatto ‘principe’ del paese. Siamo tornati e, parlando con amici, abbiamo verificato che non c’era una proposta del genere in zona: da qui, l’idea di aprire Naruto".

Non un franchising, ma un’esperienza unica. "Questo piatto – spiegano – è nato anticamente in Cina e agli inizi del Novecento è approdato in Giappone; noi abbiamo voluto creare un locale per raccontare la cultura di questa nazione, che possa piacere anche ai giovani". Birre, manga – albi e disegni dei protagonisti alle pareti –, portafortuna, ciotole, bacchette, ma non solo: anche gli arredi riflettono il gusto di quest’antica terra, come i tavoli a muro che richiamano quelli nipponici, in cui si accomodano clienti solitari, che spesso – spiegano – iniziano a parlare fra loro. Nel menù, riso, i ravioli gyoza, ma la regina della proposta, preparato in diverse varianti di carne, pesce e vegetariane, è la celebre zuppa con i noodles. "Serve una lunga preparazione per osservare la ricetta tradizionale – spiega lei - : il brodo cuoce dalle 9 del mattino alle 7 della sera, con tutti gli ingredienti messi a bollire in vari step, per tirare fuori gusto e vitamine dall’osso dell’animale. Per assicurare la massima qualità, ci serviamo di fornitori di eccellenza della zona e di tutta Italia". Così, sotto lo sguardo di One Piece, Dragon Ball e – ovviamente – Naruto, nome scelto insieme al loro figlio Edison, arrivano curiosi e iniziano a tornare i primi habitué. "Abbiamo voluto dare alla città una cosa nuova, con musica, stile e tradizione – concludono - : così, la sera ecco le compagnie di amici, mentre al giorno, prevalentemente vengono turisti e lavoratori in pausa pranzo". Intanto, hanno passato già la prova del nove. "Fra i clienti, c’è stata anche una coppia di giapponesi in vacanza: il nostro ramen è piaciuto anche a loro". Chiara Tenca