"Mancano farmaci e presidi per il nosocomio e l’assistenza domiciliare"

La Cgil denuncia la mancanza di farmaci e dispositivi infermieristici in Asl5, che crea problemi sia nei reparti ospedalieri che nell'assistenza domiciliare. La ditta Rekeep non è sufficiente e i lavoratori operano in situazioni di sicurezza precaria. La Cgil chiede alla Asl5 di intervenire al più presto.

"Mancano farmaci e presidi per il nosocomio e l’assistenza domiciliare"

"Mancano farmaci e presidi per il nosocomio e l’assistenza domiciliare"

LA SPEZIA

La denuncia è forte e circostanziata. Arriva dalla Cgil l’ennesima segnalazione di ciò che non funziona all’interno della sanità pubblica spezzina. Questa volta, il sindacato ha posto l’accento sull’approvvigionamento di farmaci e dispositivi infermieristici in Asl5, che crerebbe più di qualche grattacapo non solo all’attività dei reparti ospedalieri, ma anche a quella territoriale, a partire dai servizi di assistenza domiciliare. "Durante questo periodo molti lavoratori e utenti ci hanno segnalato pesanti carenze di farmaci, dispostivi infermieristici, cateteri, per i nostri ospedali così come per l’assistenza domiciliare: una situazione di emergenza che si va ad aggiungere a quella dei pronto soccorso ancora congestionati. La Asl5 intervenga subito" è la denuncia del segretario generale dalla Cgil spezzina, Luca Comiti, che sul tema disegna un quadro a tinte fosche, legato a doppio filo con le presunte criticità legate alla distribuzione dei farmici e dispositivi che, pur presenti, non sarebbero recapitati con tempestività nelle strutture ospedaliere e territoriali.

"Una situazione intollerabile che deve finire e che, ancora una volta, individua il segno della condizione della nostra sanità pubblica – rincara Comiti –. Sul fronte della distribuzione dei farmaci e dei dispositivi, servizio svolto dalla ditta Rekeep, il personale non è sufficiente e non si possono fare ore di straordinario a causa delle condizioni dell’appalto con Asl5; inoltre i lavoratori operano in situazioni di sicurezza precaria. Chiediamo alla Asl5 di prendere provvedimenti al più presto per contrastare questa ennesima emergenza che incide negativamente sul diritto alla cura dei pazienti e sulle condizioni di lavoro del personale". La Cgil solo pochi giorni fa era intervenuta per l’ennesima volta sulla sanità spezzina, sottolineando le difficoltà dei presidi di pronto soccorso del Sant’Andrea della Spezia e del San Bartolomeo di Sarzana, congestionati dall’iperafflusso di persone".