
Un’esperienza imprenditoriale cominciata quasi per hobby, sulla scia della passione di due agronomi. Oggi il Frantoio Lucchi & Guastalli è la punta di diamante della produzione e della lavorazione olearia della provincia e della regione, all’avanguardia sul fronte dell’innovazione e dell’eco-sostenibilità. Il frantoio di Santo Stefano Magra - la cui produzione è stata la prima a fregiarsi del riconoscimento Dop Riviera Ligure - non solo produce oli dalle riconosciute qualità organolettiche, frutto di una rigorosa selezione di olive, ma offre uno dei pochi esempi, a livello nazionale, di frangitura senza aggiunta di acqua esterna e senza produzione di rifiuti oleari. Il che vuol dire non solo esaltare sapori ed aromi, preservare i componenti nobili dell’extravergine, ma chiudere un ciclo di lavorazione dove nulla viene smaltito come rifiuto. Un aspetto di cui Marco Lucchi - socio di riferimento della Srl cui fa capo l’azienda, dopo l’uscita dell’altro partner e co-fondatore, Carlo Guastalli - va particolarmente orgoglioso.
"Si tratta di un un valore aggiunto per un’azienda che ha nell’innovazione uno dei suoi maggiori punti di forza - osserva - e che ha consentito di raggiungere significativi traguardi, certificati dai premi che ci sono stati assegnati nel corso degli ultimi anni (compresa la prima edizione dell’Ercole Olivario, il più ambito dei premi oleari a livello nazionale, una specie di Oscar per i produttori di qualità, ndr)". "E pensare che tutto era cominciato, nel 1992, quasi come un passatempo - ricorda Marco Lucchi - io e il mio socio Guastalli eravamo due tecnici che lavoravamo per la regione e decidemmo, per passione, di produrre in proprio. Prima l’azienda agricola, poi, nel 2002, l’acquisizione del frantoio dove ci servivamo come clienti per la frangitura delle olive prodotte in un appezzamento preso in affitto dalla Curia, attraverso il nostro amico parroco". Innovazione tecnologica ma anche salvaguardia delle produzioni del territorio, prima fra tutte la varietà Razzola, oliva tipica della Val di Magra e della Provincia, il cavallo di battaglia della "Lucchi & Guastalli". Diventata oggi, accanto all’impianto di frangitura di Santo Stefano, una moderna azienda agricola con 12 ettari di oliveti collinari terrazzati, parte nel comune di Santo Stefano e parte in quello di Riomaggiore, in Località Busanco, suddivisi in tre appezzamenti, differenti per altitudine e caratteristiche pedoclimatiche. L’aspetto eco sostenibile dell’azienda è legato anche alla gestione del terreno, attuata mediante l’inerbimento controllato e volta al mantenimento della fertilità naturale e alla prevenzione dell’erosione (l’azienda applica il monitoraggio e tecniche di difesa fitosanitaria integrata, mediante la prevalente applicazione di metodi di agricoltura biologica).
Ma l’elemento caratterizzante della lavorazione è il recupero di tutti gli scarti: dalla parte legnosa del nocciolo dell’oliva, trasformata in pellet, venduto a parte, alla sansa, riciclata negli impianti a biogas per la produzione di energia elettrica. Quanto al prodotto, vengono utilizzate in buona parte le olive raccolte nei terreni aziendali (oltre alla Razzola, Frantoio e Leccino), che si aggiungono a quelle acquistate sul mercato da fornitori selezionati: olive di varietà pregiate italiane, principalmente Biancolilla, Nocellara, Peranzana, Gentile e, appunto, Leccino, Frantoio. "Varietà – spiega Lucchi - , caratterizzate da sapori equilibrati e aromi freschi ed erbacei, che ci consentono di realizzare oli ricchi di gusto e armonici e al tempo stesso diversificati per i più vari abbinamenti".
Franco Antola