L’ordinanza anti alcol è nel mirino: "Provvedimento fragile e farsesco"

Opposizione critica contro il divieto introdotto per il periodo natalizio e le integrazioni aggiuntive "Il nodo sicurezza demandato a baristi e cassieri dei supermercati. E alle loro capacità investigative".

L’ordinanza anti alcol è nel mirino: "Provvedimento fragile e farsesco"

L’ordinanza anti alcol è nel mirino: "Provvedimento fragile e farsesco"

La toppa è peggio del buco. L’integrazione con la quale Palazzo civico ha ’scodellato la corretta interpretazione da dare all’ordinanza anti alcol – bandita, in tutto il centro storico, la vendita di bevande alcoliche da asporto dalle 18 alle 7, ma solo nei casi in cui essa sia "palesemente destinata a una consumazione immediata" – scontenta la gran parte degli esercenti. E contemporaneamente presta il fianco alle bordate dell’opposizione che parla di un "provvedimento fragile e infondato" e di un "divieto farsa". Non le manda a dire, tanto per cominciare, il consigliere comunale del Pd Martina Giannetti, che etichetta Pierluigi Peracchini come un "sindaco maldestro" e boccia l’ordinanza sotto ogni punto di vista. "Con questo provvedimento che concentra il divieto nelle aree del centro – dice Giannetti –, innanzitutto si danneggiano i molti esercizi di somministrazione che aspettavano le feste natalizie per poter incrementare le vendite e lavorare. Al tempo stesso emanare un’ordinanza di questo tipo equivale a dire che ubriachezza molesta e violenza siano problemi meno importanti nelle periferie". Insomma, secondo Giannetti, "non è questa la ricetta per risolvere il problema della sicurezza, ma costruire politiche e spazi per l’aggregazione giovanile o prevedere controlli più severi sugli esercizi che somministrano alcolici ai minori rappresentano azioni ben più impegnative e meno d’impatto dal punto di vista della comunicazione politica". Non meno critica la posizione di + Europa, che sull’integrazione che ’responsabilizza’ i venditori è tranciante: "Il nodo sicurezza viene delegato ai cassieri dei supermercati e ai titolari degli esercizi commerciali e alle loro capacità investigative".