
Giacomo Raul Giampedrone assessore regionale alla Protezione civile e infrastrutture
Il Dipartimento di Protezione Civinel della Liguria salirà in cattedra alla prossima Fiera del Levante in programma a Bari dal 13 al 21 settembre. Nell’appuntamento internazionale dedicato all’incontro tra culture, mercati, innovazione e persone si parlerà anche di buone pratiche. In particolare sul tema dell’emergenza idrogeologica. Ecco perchè la testimonianza dell’assessore regionale alla protezione civile e infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone assumerà un ruolo centrale.
"Ma non si parlerà soltanto dell’intervento in caso di necessità che scatta un minuto dopo l’evento – spiega Giampedrone – ma sulla pianificazione e programmazione. Abbiamo imparato sulla nostra pelle il significato dell’emergenza e per questo sviluppato un sistema operativo preciso e puntuale che è riuscito a coinvolgere tutte le amministrazioni in un esempio vistuoso".
L’autunno è dietro l’angolo. Ma per le allerte non esiste più una stagione esclusiva?
"Dobbiamo convivere con il cambiamento climatico, è un dato di fatto. E’ per questo che le nostre squadre sono allenate e così preparate da poter ricoprire ruoli importanti di sostegno nelle emergenze anche in altre regioni. Supportate da oltre 3 milioni di dotazioni tecniche che rafforzano la nostra colonia mobile. Della quale fanno parte anche altre associazioni come i Carabinieri in pensione, Croce Rossa, Gruppo Speleologico e altre. Insomma l’unione fa la forza e non è soltanto un modo di dire".
Investimenti, programmazione ma anche il “bilancino“: sono elementi imprescindibili?
"Occorre avere ben chiare sia la progettazione che le priorità. Ma soprattutto non bisogna sprecare nulla delle risorse a disposizione. Ne è la prova un esempio recente?".
Quale?
"Abbiamo concluso qualche giorno fa alla Madonna dell’Ulivo a Brugnato un piccolo intervento da 200 mila euro. Quel finanziamento era un residuo del contributo post alluvione del 2018. Questo significa progettare, assicurarsi che nulla venga sprecato e calendarizzare gli interventi. Chiaramente poi ci sono le somme urgenze che assumono la priorità".
Quanto è importante la collaborazione delle singole amministrazioni?
"Non esistono colorazioni politiche. E questo penso che ormai lo abbiano compreso tutti i Comuni. Non ci sono personalismi, amicizie, vicinanze di partito ma reciproca collaborazione che si traduce presentando progetti e rispettando le tempistiche".
A proposito di collaborazione. Quanto è utile quella con i privati?
"Dove non arriva il pubblico è prezioso l’aiuto dei privati. Noi abbiamo dato l’esempio iniziando con il centro commerciale Basko che ha contribuito alla realizzazione delle arginature a Romito e proseguito con l’intervento della Sanlorenzo a Camisano. L’azienda nautica ha raddoppiato i capannoni e la produttività ma ha realizzato il Lotto 0 e il Lotto 4 mettendo in sicurezza la piana di Ameglia. In futuro ci saranno altre due convenzioni con i privati: a Bolano per la messa in sicurezza nella zona di Lagoscuro anche se l’accordo non è stato ancora firmato e un’altra nella parte esterna del casello autostradale di Recco".
Nel lungo percorso di attenzione al territorio sono stati investiti quasi 100 milioni di euro. Tutti portati a termine?
"Molti progetti sono conclusi, altri lo saranno entro fine anno e dal 2026 entreremo in campo con altre progettazioni. Non soltanto di ricostruzione ma anche di prevenzione in aree che per fortuna non hanno contato i danni del maltempo".
Quali ad esempio ?
"In città a Spezia. L’intervento di realizzazione dello scolmatore sul Lagora consentirà di mettere in sicurezza metà del centro cittadino fino alla passeggiata Morin. Il Comune ha presentato lo studio di fattibilità e l’intervento sarà di 10 milioni di euro".
Massimo Merluzzi