REDAZIONE LA SPEZIA

La scomparsa di Pietro Cavallini, una vita dedicata ai più deboli

Aveva aperto la strada all’inclusione dei bimbi disabili a scuola. Ha fondato la cooperativa Cis e la fattoria biologica del Carpanedo

Una vita spesa pensando ai diritti e all’integrazione dei disabili, dei più deboli. Per loro Pietro Cavallini ha ideato, costruito e sviluppato importanti strutture diventate modello non solo a livello cittadino. Un vero innovatore dal punto di vista pedagogico, sociale ed educativo. La sua scomparsa avvenuta ieri all’età di 99 anni ha suscitato commozione nella città, che ha perso un importante punto di riferimento della vita sociale e politica, di cui è stato protagonista come consigliere e assessore comunale e proviciale, sempre nelle file dei socialisti. Era direttore didattico della scuola di Gaggiola dove, precursore dei tempi, capì l’importanza dell’inserimento in classe dei bambini con disabilità. A tale scopo nel 1989 fondò poi la cooperativa Cis, emenazione della scuola stessa, dedicata ad attività per bambini disabili. Grazie al suo impegno e quello dei volontari Cis è cresciuta sempre di più nel corso degli anni. Un primo importante passo per quella che sarà di lì a poco la nascita della fattoria biologica del Carpanedo a Limone "di fatto – racconta il figlio Flavio – la sintesi della sua vita, il suo sogno". Nella fattoria biologica i bambini potevano interagire con gli animali, le caprette della Palmaria, giochi di vario tipo. E all’interno c’era la casa-famiglia fortemente voluta da Cavallini. Attenzione per gli altri e impegno sociale era emersi con forza anche all’epoca del suo incarico di presidente dell’Iacp, l’ente delle case popolari, in cui si impegnò nella realizzazione di quartieri a misura d’uomo, con servizi e verde. "E’ stata una fortuna avere un padre così – prosegue il figlio Flavio – ha educato i suoi figli con principi sani e valori legati a fratellanza e solidarietà, ma era anche un politico capace. Un punto di riferimento per tutti, sempre pronto a studiare e documentarsi". Parole di cordoglio per la scomparsa di Cavallini arrivano dal sindaco Pierluigi Peracchini. "A nome di tutta la cttà, esprimo il mio più sincero cordoglio per la scomparsa di Pietro Cavallini. Un punto di riferimento per tutta la comunità spezzina, dal punto di vista politico, sociale ed educativo. Un uomo di valore e di valori che hanno caratterizzato tutta la sua vita, e che ha lavorato a servizio della comunità sempre a favore dell’inclusione e dell’accoglienza. Alla sua famiglia vanno le condoglianze di tutta l’amministrazione".

Ed è commosso il ricordo di Carlo Baudone. "Con Pietro Cavallini se ne va uno degli ultimi grandi vecchi del socialismo spezzino. La sua lunga militanza socialista si è intrecciata con la sua grande esperienza di pedagogo, di uomo di scuola preoccupato soprattutto dei ragazzi più deboli e indifesi a cui ha dedicato la sua attività portando alla Spezia esperienze innovative e all’avanguardia nel campo dell’inserimento di chi era stato più sfortunato. Da socialista si è battuto per aiutare chi rimaneva indietro, per allargare i diritti civili. Mi auguro che la città sappia ricordare in modo adeguato uno dei suoi figli migliori". Cavallini lascia i figli Flavio e Silvia, la nipote Beatrice e i due piccoli bisnipoti. I funerali si svolgeranno in forma strettamente privata. Alla famiglia Cavallini le condoglianze della nostra redazione.