ELENA SACCHELLI
Cronaca

La casa contro la violenza. È un immobile confiscato

Il Comune di Sarzana lo ha definitivamente inserito a patrimonio indisponibile . Diventerà un punto di riferimento e rifugio sicuro per le donne in difficoltà.

Riccardo Dess e Cristina Ponzanelli

Riccardo Dess e Cristina Ponzanelli

Da bene confiscato alla criminalità organizzata a luogo sicuro a supporto delle donne vittime di violenza. L’immobile di via Sobborgo Emiliano, assegnato al patrimonio indisponibile del Comune di Sarzana dopo essere stato sottratto alla criminalità organizzata, aprirà le sue porte alle donne che, pur avendo superato l’emergenza dell’accoglienza nella casa-rifugio, trovandosi ancora in una fase transitoria, necessitano di sostegno. Dopo aver dotato il centro antiviolenza “Mai più sola“ di un rifugio segreto per mettere al sicuro le donne vittime di violenza nella fase emergenziale, la giunta Ponzanelli, lo scorso 13 giugno, ha infatti approvato la proposta del sindaco Cristina Ponzanelli volta a destinare l’immobile di via Sobborgo Emiliano – che lo scorso marzo, insieme a un parcheggio in via Cisa e a un terreno in via Triboli, è stato trasferito al patrimonio indisponibile del Comune di Sarzana con decreto a firma del direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata di Milano - all’assistenza di secondo livello per le donne vittime di violenza di genere. L’appartamento, che assumerà quindi una destinazione sociale, andrà a implementare la rete di supporto concreto a favore delle donne che, uscite dalla situazione emergenziale, hanno ancora bisogno di supporto abitativo, educativo e relazionale, nonché di sostegno legale e psicologico per favorire la ricerca attiva del lavoro e del pieno reinserimento nella società. Scelta che è stata condivisa dal primo cittadino con la consulta comunale per la legalità che, nella seduta del 12 giugno, aveva espresso parere pienamente favorevole alla proposta dell’amministrazione. "La violenza di genere è un orrore del nostro tempo da contrastare in ogni modo possibile - dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli-. Siamo orgogliosi che un bene confiscato alla criminalità organizzata e prima destinato alla ricchezza di pochi possa diventare un luogo di assistenza, supporto e aiuto alle donne. Nessuna di loro è sola nella nostra comunità". Come detto l’immobile di via Sobborgo Emiliano è uno dei tre beni confiscati alla criminalità organizzata trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune di Sarzana ad essere stati destinati a uso pubblico e sociale. A breve il Comune emanerà un avviso pubblico volto all’assegnazione in comodato d’uso gratuito del bene a un soggetto del terzo settore che sia dotato delle competenze necessarie.

Elena Sacchelli