ALMA MARTINA POGGI
Cronaca

Pronto soccorso da codice rosso. E coda di ambulanze all’ingresso

Militi costretti ad attendere con i pazienti sulle barelle: "Insostenibile. A volte aspettiamo fino a 4 ore"

Pronto soccorso del Sant’Andrea

Pronto soccorso del Sant’Andrea

Per il pronto soccorso della Spezia, il rosso non sembra più soltanto rappresentare il codice di massima urgenza riconosciuto dal triage, quanto piuttosto il colore da bollino che ne indica le condizioni di criticità da sovraffollamento; soprattutto di questi giorni. Ma non solo. Nel primo pomeriggio di ieri erano almeno quattro le ambulanze ferme in coda davanti all’ingresso con i militi ad attendere che i pazienti, sulle barelle, potessero accedere: una situazione affollata oltre misura a cui tutti – tra utenti e vontari – sono a quanto pare abituati. "Il pronto soccorso è sempre congestionato – dice una soccorritrice della Pubblica assistenza – e d’estate è pure peggio. Noi volontari – le fa eco un collega – attendiamo anche due o quattro ore perché, fino a che il paziente non viene preso in carico dal personale medico, ne abbiamo la responsabilità". Una situazione che crea notevole traffico e che fa quindi anche sì che un servizio fondamentale, quello del soccorso in ambulanza, fatichi a coprire poi il territorio. "La persona che abbiamo portato – spiega un’altra volontaria - è qui da stamattina, sono le 15 e deve ancora essere visitata. C’è da dire che il codice non è urgente e, per questo, sappiamo che ci vuole pazienza".

Dopo la carenza di personale, è nei "troppi casi di codice bianco" che si rintraccia la causa dell’ingorgo quotidiano. "Mi aspetto di fare tardi anche se sono qui per un codice rosso – ci dice qualcuno in sala d’aspetto – però se si ricorre al pronto soccorso solo per un mal di denti, le code sono destinate a non finire". "Siamo qui dalle 8 di stamani – interviene un’altra signora –, la fila di barelle all’interno è spaventosa. C’è da dire, quanto meno, che l’ambiente d’attesa è tranquillo". Ambiente sereno e un personale medico sanitario che, più di un utente, definisce "davvero favoloso". "Mi preme sottolineare questo – precisa una giovane donna all’ingresso della sala d’attesa – posso garantire, per esperienza personale, che i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari che lavorano qui sono tutti professionisti preparati e di grande esperienza. A essere limitati, purtroppo, io credo, sono le risorse e i mezzi a loro disposizione".

Alma Martina Poggi