
Il Parco nazionale delle Cinque terre ha stanziato 2 milioni di euro in investimenti straordinari e cura quotidiana per la rete sentieristica
Mitigazione del rischio geo-idrologico ma anche recupero e valorizzazione della rete di percorsi escursionistici. Sono questi gli obiettivi alla base del nuovo piano straordinario per il Parco nazionale delle Cinque Terre che prevede un investimento complessivo pari a oltre 1,2 milioni di euro suddivisi per tipologie d’intervento e progettazione. Gli interventi riguardano percorsi strategici per la mobilità lenta e dalla particolare valenza storica e monumentale. Le operazioni riguarderanno: il sentiero 509 Monterosso – Santuario di Soviore, località Balanello con il taglio di vegetazione, sistemazioni idraulico-forestali e ripristino muri a secco. Appalto integrato di progettazione ed esecuzione dei lavori straordinari sul sentiero 531 La Beccara (da Riomaggiore a Manarola) e 532C Groppo – Corniolo; sentiero 587-586 Volastra - Corniglia; sentiero 590 Fegina – Sant’Antonio del Mesco. Completamento della progettazione esecutiva opere a mare sul Sentiero Verde Azzurro Manarola – Corniglia. Contributi straordinari alle aziende agricole per la manutenzione e il recupero del paesaggio terrazzato; fornitura materiali edili per la manutenzione ordinaria; trasporti via elicottero per materiali e attrezzature in zone impervie; manutenzione delle attrezzature di proprietà del Parco e spese tecniche per il miglioramento della fruizione in sicurezza.
Il Parco ha stanziato, inoltre, più di 216 mila euro per cofinanziare insieme al Comune della Spezia la progettazione e la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio sul sentiero Rel 535 che collega Fossola a Monesteroli. Una volta ottenuti i pareri tecnici, si potrà procedere alla gara d’appalto per i lavori. Parallelamente, grazie ad un investimento annuale di circa 600 mila euro, i manutentori provvedono a garantire la cura quotidiana degli itinerari. "I sentieri sono le arterie del paesaggio: se restano in salute, tutto l’organismo funziona - ha affermato il presidente Lorenzo Viviani -. Alla base c’è una solida organizzazione, competenze, e un’attenta prevenzione del rischio, attraverso interventi mirati e pianificati sia nel breve che nel lungo periodo. Questo è possibile grazie alle risorse provenienti dal turismo, in particolare dalla vendita delle Cinque Terre Card. Così possiamo ridurre i costi futuri di manutenzione e continuare a garantire un’eccellenza riconosciuta a livello mondiale".