Un piatto tipico per la difesa, cocaina per gli inquirenti. Sul termine ’zuppa’ si gioca il futuro di due dominicani per i quali pende una richiesta di rinvio a giudizio per un vasto giro di spaccio di droga con propaggini nel porto. Questione di intercettazioni telefoniche. Sono quelle inanellate in un’inchiesta della Finanza e affidate alla trascrizione ad opera di un interprete di origine peruviana: hanno portato l’accusa a dedurre sul termine dando ad esso il significato di cocaina. Sul punto hanno battagliato gli avvocati Valentina Antonini e Claudio Orlandi, lamentando che ai rispettivi imputati non è stato possibile ascoltare le intercettazioni che, ascoltate invece da un consulente di parte, hanno portato a dedurre che il termine è riconducibile ad un piatto tipico domenicano. Di qui la richiesta di un nuova perizia accolta dal gip Mario De Bellis con incarico affidato ad un interprete di madre lingua.
CronacaIntercettazioni da ritrascrivere