REDAZIONE LA SPEZIA

Il presidente Sorrentino lascia In pensione per godersi la famiglia

Avrebbe avuto la possibilità di lavorare per altri tre anni ma ha preferito gli affetti dopo una lunga carriera

Il 2021 per il giudice Francesco Sorrentino sarà il primo anno nel quale potrà godersi a tempo pieno la famiglia. Ha infatti deciso di rinunciare alla possibilità di lavorare ancora tre anni e tre mesi (fino al raggiungimento del settantesimo compleanno) per privilegiare gli affetti e le premure verso moglie, figli e nipote. Dal primo gennaio è in pensione a coronamento di una carriera che, da sette anni a questa parte, lo ha portato ad essere il numero uno dell’amministrazione della giustizia alla Spezia, presidente del Tribunale in tutte le sue articolazioni (civile, penale, del lavoro). Il rammarico è stato quello di rinunciare, causa emergenza Covid-19, alla cerimonia pubblica. Ma ha incassato il pieno di gratitudine, felicitazioni e auguri attraverso una video conferenza con i colleghi e i saluti porta a porta resi al personale si tutti gli uffici del palazzo di giustizia.

Originario di Terni, con mamma nativa di Calice al Cornoviglio, da giovane residente a Roma, il giudice Sorrentino ha mosso i primi passi professionali a Pontremoli, nel 1992, assumendo le funzioni dell’allora pretore Enrico Ferri, chiamato quell’anno a svolgere le funzioni a tempo pieno al Csm. "Un maestro" ha sempre detto di lui. Risale al ’90 l’arrivo alla Spezia, da pretore; nel ’97 il passaggio al Tribunale, nel 2004 l’insediamento nella Corte di Appello e nel 2009 il ritorno alla Spezia, con l’assunzione di funzioni di presidente della sezione penale fino alla promozione, nel 2013, a presidente. Equilibrio, garbo, serenità i tratti distintivi del servizio reso alla giustizia sull’onda della profonda conoscenza delle norme e dell’animo umano.

Corrado Ricci