Il presepe di Mordacci all’Etnografico

LA SPEZIA Grazie a don Samuele Bertonati, parroco della chiesa di San Giovanni Battista, ...

Grazie a don Samuele Bertonati, parroco della chiesa di San Giovanni Battista, il presepe di Rino Mordacci, è esposto al Museo Etnografico. La mostra promossa da Giacomo Paolicchi, direttore della struttura, con la collaborazione di Pier Luigi Acerbi e del critico Valerio Cremolini, sarà aperta per tutte le festività natalizie, giovedì, dalle 10 alle 12.30, venerdì, sabato e domenica, con orario 10-12.30 e 16-19. "L’arte ha avuto un ruolo fondamentale nel consolidare la tradizione attraverso la raffigurazione del mistero della Natività – spiega Cremolini – . Il gruppo realizzato dal 1984 al 1986 in legno d’olivo da Mordacci, si compone di quindici espressive statue più l’immancabile angelo e la tradizionale capanna. Nello sfondo lo scultore, con un leggerissimo stiacciato, ha richiamato abilmente le sembianze del bue e dell’asino. Giuseppe, Maria e il Bambino sono, ovviamente, i protagonisti della speciale storia resa plasticamente avvincente nel presepe, grazie alla maestria tecnica di Mordacci". Mordacci ha saputo accreditarsi una propria linea scultorea, che si è avvalsa dell’apprendistato giovanile nello studio di Enrico Carmassi, dell’approfondimento delle più qualificate esperienze della scultura del ‘900. "Nonché – conclude Cremolini – dell’ininterrotta passione per l’opera di Donatello".

m. magi