MARCO MAGI
Cronaca

Il Camec cambia pelle. Fondazione in campo: "Sarà una cittadella per arte e creatività"

Via al partenariato pubblico-privato per la valorizzazione del centro. Si parte con tre anni di accordo, ma l’esperienza potrebbe proseguire. Dovrà insediarsi un comitato tecnico di gestione. Due mostre all’anno.

Il Camec cambia pelle. Fondazione in campo: "Sarà una cittadella per arte e creatività"

Il Camec cambia pelle. Fondazione in campo: "Sarà una cittadella per arte e creatività"

Un partenariato pubblico-privato non istituzionalizzato fra il Comune della Spezia e la Fondazione Carispezia – con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa – garantirà al Camec un percorso di valorizzazione e di rilancio. Intanto per tre anni. Festeggerà il suo ventennale il prossimo 23 maggio il museo di piazza Cesare Battisti, nato scuola femminile nel 1879 e trasformato nel 1923 nel tribunale civile e penale. "Vogliamo portare il nostro contributo alla valorizzazione e al potenziamento di questa importante realtà museale – dichiara Andrea Corradino, presidente della Fondazione Carispezia –, collaborando per rilanciarla a tutti gli effetti come polo di rilevanza nazionale e internazionale".

La struttura ha attualmente in corso, inoltre, un’altra notevole trasformazione con la rimozione delle barriere architettoniche grazie alle risorse garantite dal posizionamento nell’ambito di un bando Pnrr, come ha ricordato la dirigente Rosanna Ghirri. "Di fronte ai grandi cambiamenti che stiamo vivendo – prosegue Corradino – servono iniziative di livello per far diventare la cultura un asse di attrazione. Per questo abbiamo risposto all’appello del sindaco, testimonianza di una collaborazione importante". Dopo lo specifico protocollo che sarà sottoscritto dal Comune della Spezia e da Fondazione Carispezia, in seguito si regolamenteranno i rapporti e le modalità di interazione per la valorizzazione delle attività culturali del Camec.

"L’arte moderna e contemporanea ha un’importanza da un punto di vista turistico, non ha soltanto obiettivi di livello artistico. Ad altre città è successo già questo tipo di rilancio, penso ad un punto d’arrivo ideale, Bilbao (con il suo Guggenheim Museum, ndr). Tra l’altro, come Fondazione, avevamo partecipato alla costituzione iniziale e quindi torniamo lì, con fiducia. Partiamo con tre anni di accordo, ma speriamo siano tanti di più. Andremo a individuare un comitato tecnico e poi ad avere ogni anno un curatore che curi due mostre. Cercando poi, al di là della direzione e delle risorse umane già impegnate al Camec, varie collaborazioni con altre realtà museali". Fondazione Carispezia è da sempre impegnata nella diffusione della cultura, dal 2005, in particolare ha iniziato il suo percorso proponendo nei propri spazi importanti mostre. "Il primo evento al Camec sarà in primavera, quando avverrà la ricollocazione della collezione permanente (con le donazioni Cozzani e Battolini e le opere di arte contemporanea pervenute alla città). Nell’idea condivisa, poi, c’è la volontà di riprendere il biennale storico Premio del Golfo, attivo dagli anni Trenta. Ne ragioneranno nel comitato tecnico, ma sicuramente al Piano terra si proporrà la collezione permanente, mentre i due piani superiori saranno riservati alle mostre e l’ultimo piano agli artisti locali". Grandi progetti per un museo che si articola in tre livelli espositivi e due ampie terrazze, con un esteso vano che ospita la scala a ventaglio e un ascensore vetrato, oltre ai depositi e a un’aula didattica. "Siamo pieni di entusiasmo e ottimismo – conclude Corradino – . La città si merita un Camec importante". "Una proposta progettuale, in risposta al nostro bando – dichiara il sindaco Pierluigi Peracchini – che trasformerà il Centro d’arte moderna e contemporanea in una vera e propria cittadella della creatività".