I farmacisti in prima linea "Resistiamo"

Viaggio tra i presidi sarzanesi alle prese con la domanda crescente di test antigenici

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Le farmacie sarzanesi sono in affanno per il gran numero di tamponi antigenici che devono effettuare ma resistono, grazie all’impegno dei titolari che in ogni modo cercano di soddisfare tutti gli utenti, anche quelli senza prenotazione. Addirittura c’è qualche farmacia che ha effettuato fino a 300 tamponi in un solo giorno, altre hanno una media di 80-100 tamponi quotidiani. Le esigenze sono tante, a parte i ’clienti fissi’ no vax: arrivamo perfino giovani calciatori che, pur vacinati due volte, devono fare il tampone per effettuare gli allenamenti in società professioniste; poi ci sono gli stranieri che devono rientrare in patria. Il plotone si ingrossa nelle giornate festive e prefestive con chi va a cena con gli amici o in qualche ritrovo e vuole la sicurezza di non essere contagiato.

La situazione rischia di peggiorare ulteriormente con la quarantena breve: l’Asl non riesce tempestivamente ad effettuare i controlli di guarigione attraverso i tamponi molecolari, controlli che da lunedì dovrebbero essere demandati anche alle farmacie con i tamponi rapidi come è già avvenuto in altre regioni. "E’ una situazione molto difficile – afferma Alessandro Accame, titolare della farmacia dell’ospedale in piazza Garibaldi – soprattutto per noi che siamo aperti tutti i giorni compreso i festivi. Quindi in quel periodo siamo veramente assaliti. Domenica scorsa abbiamo fatto 300 tamponi, c’era via Mazzini bloccata, la fila superava l’ingresso dell’Impavidi. Gli altri giorni li facciamo solo per due ore su appuntamento e la situazione è più calma, nei festivi invece cerchiamo di soddisfare tutte le persone che arrivano". E ne giungono tanti che hanno bisogno del green pass per lavorare la mattina successiva ma anche persone che sono raffreddati e vogliono effettuare un controllo. La farmacia Castagnini snc di via Bertoloni di cui è titolare Giuliano Castagnini ha allestito all’esterno un gazebo. Anche ieri mattina tanti erano in fila in attesa del loro turno. "Le difficoltà ci sono – afferma il dottor Castagnini – visto che di norma effettuiamo dagli 80 ai 100 tamponiail giorno che rischiano di crescere se verranno dirottati nelle farmacie anche quelli che hanno finito la quarantena. Da parte nostra comunque l’impegno è massimo e siamo organizzati per riuscire a soddisfare tutte le esigenze, come abbiamo fatto e stiamo ancora facendo con le vaccinazioni".

Alla farmacia Piola di via Mazzini i titolari sono i coniugi Paolo Agostinelli e Flavia Mambriani: "Le difficoltà ci sono, inutile negarlo, ci sono tante persone che pur in possesso del greemnpass vogliono fare il tampone visto che devono andare a trovare parenti fragili e anziani, poi ci sono i no vax anche se nel nostro caso si stanno riducendo sempre più: da 50 che erano, fissi, ne sono rimasti una decina. Noi facciamo i tamponi due volte al giorno a mezzogiorno e alle 19 con una corsia preferenziale per chi entra in farmacia, una quarantina ogni giorno. Arrivano anche stranieri". Nella farmacia Geminiani in via Cisa Sud ci sono il padre Emilio e la figlia Emilia. "E’ un momento molto critico estremamente faticoso – afferma Emilia Geminiani – cerchiamo in ogni modo di accontere tutti, abbiamo un’infermiera dedicata a fare i tamponi che si dedica anima e corpo all’attività sta qua nove ore per cercare di fare il maggior numero di tamponi. Ci sono state delle giornate con quasi 200 tamponi, Vorrei ricordare che anche per ciò che riguarda la vaccinazione ci stiamo adoperando per accontentare tutti".

Carlo Galazzo