
Il materiale ritrovato
Genova, 6 maggio 2025 - Nel 2024 i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova hanno recuperato 340 beni d’arte con una stima economica complessiva che supera gli 800mila euro. In Liguria, in linea con il dato dell’anno precedente, si sono verificati 8 furti d’arte.
L’attività operativa presenta nel 2024 i seguenti dati statistici, analizzati anche in relazione al biennio trascorso dall’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22marzo 2022 che, con l’inserimento nel Codice Penale di 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies), ha apportato un severo inasprimento delle pene per i crimini al patrimonio culturale rispetto a quelle contenute nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004).
L’attività repressiva ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di 40 persone di cui 4 per reati in danno del paesaggio. 3 i denunciati per furto, 29 per ricettazione, 1 per contraffazione di opere d’arte ed i rimanenti per altri reati di settore. Il recupero dei beni culturali trafugati ha riguardato 184 beni di antiquariato divisi fra dipinti, sculture, beni librari/archivistici e religiosi. E 156 i beni archeologici e paleontologici sequestrati ed avviati alla restituzione in favore dello Stato.
L’attività preventiva è proseguita con efficacia nell’intera regione Liguria: 38 sono state le verifiche sulla sicurezza eseguite presso Musei, Biblioteche e Archivi; 51 le aree archeologiche vigilate; 133 le aree tutelate da vincoli paesaggistici sorvegliate e 245 i controlli effettuati in occasione di fiere, mercati antiquariali ed esercizi commerciali di settore. Quasi 6.000 sono stati i beni culturali sottoposti ad accertamenti attraverso la Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Tpc di Roma che ha sviluppato i propri sistemi informatici di ricerca e controllo quali Swoads (Stolen Works Of Art Detection System), che costituisce un sistema informatico di Intelligenza Artificiale che consente la raccolta automatica di dati e immagini provenienti da web, deep web e social media, per confrontarle con le foto delle opere d’arte da ricercare. Sono state inoltre avviate le attività di sviluppo di Swoadsnet per lo scambio di dati e metadati delle opere d’arte da controllare con i sistemi eventualmente realizzati dagli altri Paesi dell'Unione Europea.
Nel contesto delle attività divulgative e di training effettuate nel 2024: - è stata realizzata a Genova dalla Fondazione 'Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura', la mostra 'Liber. Pagine rubate e ritrovate'.
La mostra nell’ambito delle iniziative incluse nella programmazione speciale di Genova Capitale Nazionale del Libro, su proposta del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Genova, con la collaborazione scientifica della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria e l’Università di Genova e il supporto di Regione Liguria e Comune di Genova, ha presentato una attenta selezione di preziosi e rari volumi illecitamente sottratti a chiese, biblioteche, archivi, librerie antiquarie, collezionisti privati, su tutto il territorio nazionale e recuperati dal Comando Tutela Patrimonio Culturale dell'Arma dei Carabinieri; sono proseguite le attività di formazione richieste dalle Diocesi di Genova e Savona nell’ambito del progetto 'Custodi Volontari delle Chiese'; sono stati svolti numerosi interventi presso Istituti Scolastici della Regione nell’ambito dei contributi dell’Arma dei carabinieri alla 'formazione della cultura della legalità' e nelle associazioni richiedenti, sui compiti e attività del Comando TPC nell’ambito della tutela del patrimonio culturale; è stato realizzato un podcast nell’ambito del programma 'Trafug’Arte' su Sky Tg24 sul tentativo di furto del famoso dipinto 'Crocifissione' di Peter Brueghel il Giovane proveniente dalla chiesa di Castelnuovo Magra, reso vano dall’azione congiunta del Nucleo carabinieri TPC di Genova e Arma territoriale.
Tra i recentissimi recuperi operati dallo Speciale Reparto dell’Arma, si segnalano: tre dipinti contraffatti, falsamente attribuiti all’artista contemporaneo Alberto Sughi (1928-2012). L’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Genova ha portato all’individuazione delle opere presso una casa d’aste genovese e all’accertamento della loro falsità; sei dipinti d’arte moderna verosimilmente contraffatti e attribuiti agli artisti Schifano, Rotella, Scanavino, Guttuso, individuati a Genova, nella flagranza della vendita. Il sequestro dei beni, del valore stimato in 180.000 euro qualora autentici, è stato operato di iniziativa dai militari nell’ambito di una attività informativa svolta in occasione dei controlli preventivi di settore; una coppia di grandi vasi etruschi (Pithoi) in ceramica, VII secolo a.C.
L’indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Genova ha portato all’individuazione dei due reperti archeologici in una casa d’aste genovese. I manufatti, erroneamente ritenuti novecenteschi provengono da una collezione romana illecitamente detenuta. un vaso in marmo di Carrara, scolpito a decori floreali risalente alla prima metà del XIX secolo trafugato a Chiavari nel gennaio 2016 all’interno dell’atrio di un immobile di pregio. L’opera d’arte, recuperata nel cuneese grazie alla diretta collaborazione del proprietario e dell’Arma territoriale, era stata collocata sullo scalone monumentale del palazzo fatto realizzare dall’avo dei proprietari con la forma di una prua di nave a memoria della sua emigrazione in America e ritorno in Patria.