REDAZIONE LA SPEZIA

Gnl, partite aperte e ansie su Panigaglia Snam: "Nuovi servizi e nessun ampliamento"

Conto alla rovescia per l’entrata in scena dei rifornimenti alle autocisterne destinate a recapitare il metano ai distributori stradaliQuattro mezzi imbarcati ogni volta sui traghetti che faranno la spola col porto dieci volte al giorno nell’arco di venti ore

Spezia e il gas. Strade che si separano o, viceversa, destinate a incrociarsi ancora in uno scenario tutto da disegnare, dove la guerra alle porte dell’Europa e l’emergenza energetica globale, fanno vacillare previsioni e certezze? È uno dei grandi interrogativi su cui la città è costretta a confrontarsi (di nuovo) e che dopo decenni continua ad incombere sul suo futuro, irrisolto o quasi. Il carbone non c’è più ma… Al turbogas la città e la Regione hanno detto no, eppure… Le certezze non sono poi così granitiche. E non c’è solo la centrale di Vallegrande ad animare il dibattito. Del gas e del ruolo di Spezia si è tornati parlare anche con riferimento al rigassificatore di Panigaglia, il cui progetto per il trasporto di Gnl fra terminale e porto ha riaperto l’eterno dilemma fra crescita e rispetto dell’ambiente, fra esigenze produttive e sicurezza. Il ministero della Transizione ecologica, è notizia di poche settimane fa, ha dato il nulla osta al progetto "small scale" per l’impianto di Fezzano, si è ritenuto infatti che non sussista la necessità di Via. Eppure, considerato il tempo intercorso fra la presentazione dell’istanza al ministero e la risposta del Mite, c’è chi sostiene che a quella Valutazione si sarebbe potuto dare ampia risposta.

Un aspetto questo su cui, come riferiamo a parte, insistono molto le organizzazioni ambientaliste. Snam però su questa circostanza non ritiene di fare valutazioni: una questione di opportunità, si dice ai piani alti della società, anche perché la decisione in ordine al procedimento spetta al Ministero, e Snam si è limitata solo ad avanzare richiesta per l’autorizzazione al progetto. Ma a parte gli aspetti procedurali del via libera ai traghetti, questo comporterà anche nuove prospettive di crescita per l’impianto? Snam, lo esclude. Il pronunciamento del Mite, fanno sapere da Milano, non riguarda bunkeraggio o rifornimento di bettoline, bensì il progetto di caricamento di Gnl su autocisterne, da trasportare via traghetto tra il porto di Spezia e il terminale di Panigaglia, al fine di rendere lo stesso gas liquefatto disponibile come carburante alternativo e sostenibile al settore del trasporto pesante. Le autocisterne con il Gnl prelevato a Panigaglia, infatti, dal porto spezzino imboccheranno la vicina autostrada per andare a rifornire i distributori di carburante. Il progetto non comporta alcun ampliamento o potenziamento del terminale. Eppure, secondo molti, certi numeri non possono lasciare del tutto tranquilli. Si è detto che con l’ok al progetto, quattro autocisterne alla volta 28 volte al giorno, nell’arco di 16 ore, potranno essere imbarcate su traghetti per raggiungere il porto. Sono corretti questi dati? "No - rettifica Snam attraverso un suo portavoce - A regime si prevede che 4 autocisterne alla volta saranno imbarcate su un traghetto che farà la spola, per 10 viaggi al giorno nell’arco di circa 20 ore, tra il terminale e il porto di Spezia".

La prospettiva di un significativo incremento del traffico nel Golfo, problemi della sicurezza a parte, ha alimentato molti interrogativi, per l’impatto ambientale, fra le organizzazioni ambientaliste, e non solo. Che tipo di garanzie Snam può dare su questo versante: sono da prevedere solo vantaggi legati alla decarbonizzazione oppure vanno messi in conto anche significativi costi ambientali, come sostiene per esempio la minoranza in Regione? La risposta della società è che "il Gnl è un carburante alternativo e più sostenibile dal punto di vista ambientale rispetto a gasolio e benzina, in quanto abbatte sostanzialmente a zero le emissioni di particolato e ossidi di azoto e rende possibile anche una significativa riduzione delle emissioni di Co2. Potrà quindi avere un impatto positivo sul territorio abilitando la decarbonizzazione dei trasporti pesanti". Resta il nodo della sicurezza. "Da questo punto di vista - osserva Snam - le operazioni del traghetto saranno regolate e supervisionate dalla Capitaneria di Porto e si svolgeranno pertanto senza causare interferenze con il traffico navale all’interno del Golfo. Poiché il traghetto dovrà compiere 10 viaggi giornalieri, non si prevede un impatto significativo sul traffico nel Golfo. Dal punto di vista ambientale, si evidenzia che lo stesso traghetto, a propulsione elettrica, sarà a emissioni zero".

Franco Antola