Lui nella vita di tutti i giorni fa il geometra, ma la fotografia resta da sempre la sua grande e infinita passione, così come il basket che ha giocato per molto tempo (ala-pivot con Canaletto e Spezia, ndr) e che segue tuttora dalla tribuna del PalaSprint quando gli impegni glielo permettono. Ma è grande tifoso delle Aquile e non poteva essere altrimenti visto che suo padre Maurizio è stato uno dei fondatori degli Ultras Spezia nei primi anni ’70.
Una passione infinita, dicevamo, la fotografia, tant’è che spesso è in giro per il nord Europa insieme alla famiglia per immortalare paesaggi unici; e così nei giorni scorsi Carlo Alberto Conti ha avuto l’onore di ricevere una menzione ‘Commended’ (‘lodato’, ndr.) al Siena International Photo Awards (Sipa) che si svolge tutti gli anni presso il Teatro dei Rinnovati dietro la centralissima Piazza del Campo, uno dei concorsi fotografici più prestigiosi al mondo, cha ha visto tra i vincitori fotografi di fama mondiale, premi Pulitzer e fotografi National Geographic (Dan Winters, Jamie Rojo e molti altri). "C’erano fotografi da mezzo mondo, fotografi che hanno vinto 4 Pulitzer, c’era Mr. Getty, fotografi che hanno immortalato Obama, fotografi del National Geographic, poi c’ero io. E la domanda è: ma che ci facevo io li?" Conti si schernisce ma è evidente che le sue opere alla giuria di questo importante premio che si svolge a Siena hanno destato ammirazione e degne di essere menzionate. Questo riconoscimento è stato assegnato al fotografo spezzino nella categoria ‘Droni – Series’, una sezione che celebra la fotografia aerea e l’innovazione nel raccontare storie attraverso prospettive uniche e diverse dal solito. La serie premiata include 9 scatti astratti eseguiti in Islanda durante i suoi molteplici viaggi in quella magnifica terra. Poi Conti si fa più serio e così commenta i suoi scatti che sono stati oggetto di ‘menzione’. "La maestosità delle grandi morene glaciali lungo la costa islandese – racconta il bravo fotografo spezzino – , con i loro ampi fiumi e terreni diversi, crea trame ricche di colori e forme sinuose. Utilizzando droni e mappe satellitari, ho immaginato e catturato questi scatti, che mi lasciano continuamente incantato da ciò che ‘Madre Natura’ può ottenere. Nel corso degli anni, ho visto queste strutture espandersi in aree precedentemente incontaminate, una chiara indicazione di uno scioglimento accelerato del ghiaccio". A giorni. dal 10 al 17 ottobre, sarà in viaggio in Islanda (per la 12ª volta) insieme ad amici e clienti per un tour fotografico ‘alla ricerca dell’aurora boreale’. Gianni Salis