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Meningite, i funerali di Gennaro, giovane morto in ospedale: "Ciao amico"

Gremita piazza Brin per il saluto al cameriere, molto conosciuto

I funerali di Gennaro Canfora (nel riquadro) (Foto Pasquali)

La Spezia, 6 febbraio 2017 - Palloncini e la maglia del Napoli sul feretro. Tanta gente e tanto dolore ai funerali di Gennaro Canfora, 25 anni, il cameriere morto a causa della meningite. Spezia è una città segnata dal dolore per una morte così giovane, per un ragazzo che in moltissimi conoscevano per il suo lavoro al Murphy's, un pub del centro. Gennaro non ce l'ha fatta, la tremenda malattia che già tante morti ha fatto soprattutto in Toscana non lo ha risparmiato. Quella che sembrava una banale influenza era in realtà qualcosa di molto più grave. Le cure dei medici, il ricovero in ospedale non sono serviti. La chiesa di Nostra Signora della Salute in piazza Brin era gremita. 

Tantissimi ragazzi, i colleghi del pub in cui lavorava, e poi i colleghi del padre, sottufficiale palombaro al Comsubin, gli amici di Napoli - la famiglia è originaria della Campania - si sono stretti intorno ai genitori, al fratello e alla sorella di Gennaro. Gli amici hanno indossato anche una maglietta bianca sulla quale hanno dipinto il Vesuvio mentre sul retro hanno scritto 'Gennà' e il numero 10.

Al giovane, in un estremo atto di generosità a cui ha acconsentito la famiglia, sono stati espiantati cuore, reni, polmoni, fegato, pancreas. L'operazione è finita intorno all'una. Il cuore di Gennaro, come ha ricordato anche il parroco don Francesco Vannini, «pulsa già nel corpo di altri». Stamani il trasferimento dell'organo in elicottero all'ospedale delle Molinette di Torino. Gli altri organi sono stati trasportati in altri centri del nord Italia. Ci sarà ora da capire l'evoluzione della malattia. Le analisi in questo senso sono in corso. Si è intanto già svolta la profilassi antibiotica per tutti coloro che erano entrati in contatto con il giovane nella seconda parte di gennaio.