MATTEO MARCELLO
Cronaca

Un altro episodio di crudeltà: cappio al collo del gatto, l’animale salvato da una donna

Beverino (La Spezia), nel borgo di San Remigio abitanti sconcertati per la violenza avvenuta domenica pomeriggio, Decisivo l’intervento del veterinario. Negli ultimi tre anni si sono verificati altri due fatti analoghi

La gatta trovata ferita da una donna

La gatta trovata ferita da una donna

Beverino (La Spezia), 16 gennaio 2024 – Ha trovato rifugio nello scantinato della casa di una donna. Ed è stata, probabilmente, la sua salvezza. A San Remigio, piccola frazione del Comune di Beverino, un gattino randagio sarebbe quasi certamente morto: al collo, stretto come un cappio, del filo elettrico. Il gatto è stato subito soccorso da una donna, che l’ha portato tempestivamente in una clinica veterinaria di Santo Stefano Magra, con i professionisti che hanno provveduto a rimuovere quel laccio mortale dal collo del felino per poi medicare le lacerazioni provocate dal cappio. Il gatto fortunatamente non corre pericolo di vita, e già ieri risultava in netta ripresa. In paese, da domenica pomeriggio, non si parla d’altro : c’è chi pensa a qualche trappola mortale lasciata in giro dai bracconieri per catturare cinghiali e altri animali, ma soprattutto chi pensa al gesto sconsiderato di qualche individuo, evidentemente capace di tanta violenza. Certo è che dell’accaduto sono state informate anche le forze dell’ordine, anche per evitare che si ripetano tali episodi.

Nel piccolo borgo del territorio di Beverino, sono diversi i gatti randagi: una piccola colonia che non dà noia a nessuno, e alla quale tutti gli abitanti sono affezionati. Tuttavia, nello stesso paesino, negli ultimi tre anni si sarebbero verificati altri due episodi analoghi a quello accaduto domenica pomeriggio: anche in quelle circostanze, ad essere presi di mira furono alcuni gatti randagi, trovati sanguinanti con un laccio al collo. Per quegli episodi non venne individuato alcun responsabile, ma la speranza degli abitanti ora è che si faccia piena luce, nella speranza di individuare l’autore e metterlo davanti alle proprie responsabilità. L’ultimo episodio risale al 2021, quando una giovane donna trovò sotto la propria auto parcheggiata un gattino con un vero e proprio cappio stretti al collo. Di certo, la generosità e l’amore della stragrande maggioranza degli abitanti della piccola frazione beverinese va ben oltre l’episodio avvenuto domenica, se è vero che in tantissimi si sono offerti per partecipare alle spese di ricovero del gatto sostenute dalla donna che aveva trovato l’animale ferito. La vicenda è ovviamente sbarcata anche sui social dove sono stati decine i commenti contro l’autore di questo gesto inqualificabile. "Una crudeltà senza spiegazioni" il commento che va per la maggiore.