REDAZIONE LA SPEZIA

’Exodus’ in Mediateca Premiata la Santerini Menzione cittadina per la docente Eguez

Lectio magistralis sull’antisemitismo da parte della prof universitaria "L’olocausto ci insegna che eventi come questo possono ripetersi".

’Exodus’ in Mediateca Premiata la Santerini Menzione cittadina per la docente Eguez

Ieri pomeriggio, alla mediateca regionale ligure ’Fregoso’, alla presenza del vescovo, monsignor Ernesto Palletti e delle autorità militari e civili, il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini ha conferito il premio Exodus 2023, alla sua ventiduesima edizione, a Milena Santerini, docente ordinaria di pedagogia generale all’università cattolica del Sacro Cuore di Milano, vicepresidente della Fondazione memoriale della Shoah e membro del cda del centro di documentazione ebraica contemporanea. Menzione cittadina, inoltre, del premio Exodus 2023 per Maria Luisa Eguez, presidente del gruppo Samuel.

Milena Santerini, dopo aver ringraziato per il premio ricevuto e soprattutto per la passione civile e la generosità di questa città che ha saputo accogliere e soccorrere i sopravvissuti dei lager nazisti di ieri e i profughi di oggi, ha tenuto una lectio magistralis sul tema dell’antisemitismo italiano ed europeo. "Ciò che è successo allora – spiega Santerini – e quello che succede oggi è molto chiaro nel pensiero di un grande storico, Yehuda Bauer che invita a comprendere l’olocausto non giustificando, né attenuando e né banalizzando ma cercando di comprendere a fondo quello che di umano ha prodotto la Shoah perché l’avvenimento insito nell’olocausto è quello che le azioni degli esecutori potrebbero essere ripetute in certe circostanze da chiunque". " L’olocausto – continua – è stato un evento senza precedenti, una tragedia principalmente ebraica e noi abbiamo il dovere di capire come cambiano o si trasformano oggi quegli elementi che possono ripetersi. Questo è il senso della lotta all’antisemitismo oggi". Santerini infatti ricorda che la distruzione deliberata di esseri umani, di tutta quella gente cioè che nessuno doveva vedere salire quei treni ha ricevuto l’implicito consenso di massa della grande maggioranza della popolazione tedesca e in parte italiana. "Il presidente Mattarella nell’ anniversario delle leggi razziali del ‘38, ha messo in luce complicità e giustificazione all’interno dello stato e della società dell’epoca; si taceva in molti casi per paura ma anche per asservimento alla disumanità". Stare attenti alla continuità di questi processi è l’invito di Santerini. "Questo – conclude – è il monito della storia della Shoah e che dobbiamo ripresentare ai giovani in modo diverso, rinarrando loro i meccanismi culturali, sociali, politici, psicologici che l’hanno prodotta così potremmo avere giovani quali sentinelle contro i fenomeni di antisemitismo per il futuro".

Alma Martina Poggi