REDAZIONE LA SPEZIA

Euro 4, polemiche e proposte: "Idea giusta, ma poca chiarezza"

Il gruppo consiliare del Pd condivide "la necessità di salvaguardare l’aria. Ecco le cose da cambiare"

Euro 4, polemiche e proposte: "Idea giusta, ma poca chiarezza"

L’idea di massima è tutto sommato condivisa: niente mezzi Euro 4 (e precedenti) in centro a tutela della qualità dell’aria. A far storgere il naso dell’opposizione non è tanto l’ordinanza della giunta, quanto il suo iter oltre a tutta una serie di carenze che hanno portato il gruppo consigliare del Pd a lanciare un’articolata controproposta. Si parte come detto dalla consapevolezza che si tratti di "una misura di cui condividiamo ampiamente la ratio – dicono dal gruppo consiliare del Pd – da sempre denunciamo i problemi della qualità dell’aria in città e conduciamo battaglie in questo senso. Ma è evidente che nella sua applicazione concreta parecchie cose non abbiano funzionato". Il rischio secondo il Pd è che certe scelte "si schiantino come asteroidi sul diritto alla mobilità della cittadinanza, sul tessuto sociale e commerciale, e anche sulle diseguaglianze". Punto primo "l’applicazione del divieto Euro 4 arriva dopo anni di erosione progressiva delle risorse per il trasporto pubblico locale. Nell’ultimo bilancio comunale, sono stati tagliati 200mila euro all’anno per i prossimi tre anni". La conseguenza? Per il Pd "sempre utilizzano i mezzi pubblici, il numero delle corse che collegano le periferie al centro si è ridotto, le navette gratuite scomparse, non esiste più la linea notturna". L’altro nervo scoperto è l’assenza di "una campagna informativa che potesse accompagnare la cittadinanza nell’entrata in vigore della misura. Il divieto è noto dal 2018, ma in questi anni non è stato fatto nulla per informare i cittadini. I chiarimenti sono arrivati soltanto quando il divieto ha scatenato il putiferio". Non è chiaro "come verranno operati i controlli, se la segnaletica è stata disposta in modo corretto, quali saranno i criteri per selezionare le deroghe". Da qui il rischio "che siano i cittadini con meno strumenti e i commercianti a pagare il costo di questa ordinanza".

Dal Pd arrivano quindi proposte

nell’ottica sia dell’ordinanza che del trasporto pubblico in genere "cui vanno date più risorse, serve una campagna di abbonamenti gratuiti per studenti e lavoratori del centro; abbonamenti gratuiti per i veicoli Euro 4 residenti in provincia". E ancora "il ripristino di navette gratuite e linea notturna; campagna informativa con i proprietari di mezzi da Euro 4 ad Euro 0, con indicazioni sulle alternative all’uso dell’auto, limiti, perimetro dell’area, deroghe ed autorizzazioni". Chiesta in primis la revoca dell’ordinanza e la pubblicazione di una nuova "dopo la realizzazione di parcheggi e servizio navetta".

Sulle modifiche al traffico queste le proposte del Pd: escludere il divieto di transito in di Via Veneto (tra Via Antoniana e Via Dalmazia), Via Redipuglia ed il tratto di Via Crispi (tra Via Redipuglia e Via Valdellora); in Via San Cipriano (tra Viale Italia e Via XXIV Maggio), il tratto di Via XXIV Maggio (fra Via San Cipriano e Via Doria); rendendo così possibile il transito di fronte all’Asl di Via XXIV Maggio. Escludere dal divieto di transito il tratto di Via dei Mille (ra Viale Amendola ed il perimetro, lato monte, di Piazza Cavour), il quadrilatero di Piazza Cavour ed il tratto di Via Fratelli Rosselli (tra Piazza Cavour e Viale Amendola), il tratto di Via Corridoni tra Viale Amendola e Via Venezia, Via Venezia (fra Via Corridoni e Via Lamarmora) e Via Lamarmora (tra Via Venezia e Viale Amendola). Infine escludere dal divieto di transito Via Campanella, il tratto di Via XXIV Maggio (tra Via Campanella e Via Crispi) e Via Crispi tra Via XXIV Maggio e Viale Italia. Se ne parlerà domani in consiglio comunale.