MATTEO MARCELLO
Cronaca

Enel, quindici ettari per l’industria. Ecco la manifestazione di interesse

Il colosso dell’energia pubblica l’avviso per individuare le aziende cui affidare le aree dismesse. Lanzetta: "Nuova vita per un sito che ha rappresentato molto per il sistema energetico nazionale".

Enel, quindici ettari per l’industria. Ecco la manifestazione di interesse

Ventotto mesi. Tanto è passato dall’ultimo rivolo di fumo uscito dalla ciminera. Nel mezzo, una riconversione al turbogas e un’altra all’idrogeno verde saltate per i costi eccessivi, e un fiume di parole poche volte seguite dai fatti. Ora però, per l’area dell’ex centrale Enel di Vallegrande sembra veramente arrivata la svolta. Il colosso dell’energia ha lanciato ieri la manifestazione di interesse per l’acquisizione e la riqualificazione produttiva di circa quindici ettari della Montale. Una procedura che sarà relativamente veloce – le adesioni dovranno essere presentate entro le 12 del prossimo 10 giugno attraverso il portale internet corporate.enel.it – rivolta alle aziende di tutti i settori produttivi (esclusi solo gli ambiti di attività di produzione di energia elettrica; ndr) e che potrebbe traguardare, entro la fine dell’estate, le prime assegnazioni a industrie e imprese. Due i lotti interessati dal procedimento: il primo riguarda l’ex carbonile, oggi bonificato; il secondo, il cuore pulsante dell’ex centrale, vale a dire l’area della sala macchine. Sarà Enel, attraverso un pool di esperti, a selezionare le imprese, con le quali saranno poi avviate "trattative individuali al fine di negoziare le condizioni e le modalità per pervenire al perfezionamento delle operazioni di trasferimento della disponibilità delle aree interessate", con "le relative condizioni economiche sulla base di quanto ricevuto in fase di offerta". In soldoni, Enel potrebbe concedere le aree in affitto o, di fronte a una buona offerta, alienarle. Enel prendera in considerazione non solo progetti che interessino per intero i lotti individuato, ma anche quelli che prevedono solo l’utilizzo di porzioni d’area. Nell’ambito della valutazione delle proposte saranno "particolarmente considerati" diversi fattori, come l’estensione delle aree di interesse, l’impatto occupazionale diretto ed indiretto generato, il riutilizzo e la gestione degli asset esistenti in una logica di economia circolare, e anche la presa in carico delle attività propedeutiche alla realizzazione della proposta progettuale (come quelle di decostruzione delle strutture esistenti funzionali al progetto presentato; ndr), e l’offerta preliminare per l’utilizzo di aree ed asset. Dal 22 aprile al 17 maggio sarà inoltre possibile per le aziende effettuare sopralluoghi nelle aree di interesse.

L’area messa a disposizione delle aziende rappresenta circa il 20 per cento dell’ex centrale, mentre la restante parte – eccezion fatta per alcuni ettari che il colosso si è dichiarato disponibile a cedere al Comune – sarà ancora oggetto dei progetti di transizione energetica annunciati da tempo da Enel, ovvero il parco fotovoltaico e un sistema di accumulo di energia a batterie, il cosiddetto Bess. "Porteremo avanti i nostri progetti di transizione energetica sul territorio, ma mettiamo a disposizione delle attività imprenditoriali quindici ettari – spiega Nicola Lanzetta, direttore Italia gruppo Enel –. Parliamo di aree in posizione strategica, vicine al mare e alle vie urbane. I criteri preferenziali di cui terremo conto sono l’impatto occupazionale e l’eventuale riutilizzo degli impianti esistenti, saremo attenti affinché le eventuali proposte siano compatibili con l’ambiente. Anche la tempistica l’abbiamo voluta rendere molto concreta: con l’arrivo dell’estate – promette Lanzetta – ci riuniremo per dare nuova vita a questo sito, che ha rappresentato molto per il sistema energetico nazionale. Qualora ci fosse la richiesta di ulteriori spazi siamo disposti a sederci a un tavolo".