REDAZIONE LA SPEZIA

Droga sotto banco nel tabacchino Il titolare patteggia tre anni di pena

Furono i carabinieri a effettuare il blitz e a scoprire all’interno dell’esercizio oltre un chilo di marijuana. Con sé aveva anche 93 grammi di cocaina e 98 di hashish. Lui fece resistenza e venne immobilizzato

Di fronte all’evidenza dei sequestri di ingenti quantitativi di droga e alle relazioni investigative dei Carabinieri anche in ordine alle sue reazioni alle contestazioni all’epoca del blitz, ha alzato bandiera bianca rinunciando a difendersi. Il tabaccaio delle Grazie Luca Merenda, 30 anni, ha chiesto e ottenuto il patteggiamento della pena. Il suo avvocato difensore Francesco Granara ha raggiunto l’accordo col pm Federica Mariucci per chiudere i conti con una pena pari a 3 anni di reclusione, con corredo di multa da pagare: 13mila euro. I fatti risalgono al 9 marzo scorso, quando icarabinieri perquisirono la rivendita di via libertà. Dietro al bancone spuntarono due buste trasparenti, riposte in un bidone per la vernice, che contenevano più di un chilo di marijuana. Dentro un cassetto, c’erano invece due pezzi di hashish dal peso di 67 grammi. L’esercente aveva poi in tasca un pezzo di cocaina in sasso da 33 grammi e 460 euro in contanti. Tutto aveva avuto inizio dal controllo da parte dei militari dell’Arma di un cliente che usciva dalla tabaccheria. Il giovane, un ventenne del luogo, era stato trovato in possesso di 4 grammi di marijuana.

A quel punto i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia della Spezia, avevano deciso d’iniziativa di perquisire il negozio di tabacchi e il suo titolare che si trovava all’interno. Redotto della necessità del controllo in profondità, il tabaccaio aveva dato in escandescenza opponendo resistenza ai militari. Li aveva spintonati e colpiti con dei pugni al petto, cercando di buttarli fuori dal negozio. Il forte stato di agitazione aveva indotto ai carabinieri di richiedere il supporto di altre pattuglie dell’Arma e anche della polizia. L’uomo era stato quindi immobilizzato. Merenda aveva in tasca 460 euro in contanti e un pezzo in sasso da 33 grammi di cocaina. All’interno del negozio, i carabinieri avevano trovato due pezzi di hashish per 67 grammi e due buste trasparenti contenenti oltre un chilo di marijuana. C’erano anche due coltelli, uno con lama di 32 centimetri e l’altro con lama di 20 centimetri, uno storditore elettrico, due bilancini elettronici di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente. La perquisizione era stata estesa quindi all’abitazione dell’uomo, dove i carabinieri avevano recuperato altra cocaina per un peso di 61 grammi, verosimile sostanza da taglio per 120 grammi, un pezzo di hashish dal peso di 32 grammi e una busta trasparente contente 120 grammi di marijuana. In totale, quindi, i militari dell’Arma hanno trovato un chilo e 150 grammi di marijuana, 93 grammi di cocaina e 98 grammi di hashish. Luca Merenda è finito a giudizio con l’accusa di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione abusiva di armi. Ha preferito patteggiare. Ieri il suo legale, dopo la sentenza emessa dal gip Marinella Acerbi, ha fatto istanza di remissione in libertà. L’istanza è intanto finita al vaglio della procura.