
Insegnanti precari della Spezia ottengono il diritto al bonus di 500 euro grazie a una sentenza del giudice del lavoro. Una battaglia legale durata un anno che ha riconosciuto il diritto anche a chi non ha una cattedra stabile.
Non volevano essere considerati docenti ’di serie B’ solo perchè ancora precari. Proprio perchè senza una cattedra stabile (anche dopo decenni di impegno nell’insegnamento fra una scuola e l’altra), non si sono mai visti riconoscere dal Ministero i 500 euro di ’bonus docenti’, destinato invece agli insegnanti in pianta stabile. Vicenda finita sul tavolo del giudice del lavoro di Spezia Giampiero Panico a seguito del ricorso presentato da 19 docenti spezzini, attraverso il Movimento difesa del cittadino (presieduto da Marco Saravini, nella foto), con l’assistenza legale dell’avvocato Francesco Rondini nel corso del procedimento.
Una battaglia durata circa un anno conclusa con la sentenza che ha dato ragione agli insegnanti precari spezzini, sulla base di precedenti pronunciamenti in materia da parte della Corte di giustizia europea e della Corte di Cassazione: i giudici hanno infatti stabilito come il bonus di 500 euro spetti a tutti i docenti in servizio nelle scuole di tutta Italia, senza fare distinzioni fra precari a non. Senza contare che, come detto, fra questi ultimi ci sono anche migliaia di insegnanti con 30 anni di cattedra sulle spalle, pur senza avere mai avuto modo di accedere alla stabilizzazione. La sentenza del giudice del lavoro spezzino ha stabilito anche il diritto agli arretrati ai 19 ricorrenti, per circa 2000 euro più la rivalitazione, condannando il Ministero (presente in aula con l’avvocatura dello Stato) anche al pagamento delle spese legali per 5500 euro.
Claudio Masseglia