REDAZIONE LA SPEZIA

Così si vive nel casermone. Rifiuti, parcheggi inagibili infiltrazioni e ascensori ko

Abitanti in strada per protesta. "Siamo stufi. E abbiamo i topi negli appartamenti". Sos ad Acam e Maris: "Servono bidoni intelligenti e un impianto di videosorveglianza" .

Così si vive nel casermone. Rifiuti, parcheggi inagibili infiltrazioni e ascensori ko

E se la situazione del parco delle Pianazze lascia a desiderare quella in cui versa l’ampio complesso abitativo delle cosiddette ’Case Nuove delle Pianazze’ assegnate da Arte a partire dal 2012 non è certo migliore. Anzi, se possibile, peggiore. A puntare il dito sulle "pessime condizioni generali di manutenzione" del grande caseggiato è ancora una volta l’interpellanza promossa e portata avanti dal consigliere comunale Pd Andrea Montefiori. "Parcheggi chiusi perché inagibili, ascensori non funzionanti da tempo, pavimentazione esterna mancante o sconnessa, muri perimetrali ammalorati, panchine inutilizzabili, appartamenti soggetti a importanti infiltrazioni" sono solo una parte della situazione di disagio vissuta dagli inquilini, e a far traboccare il vaso – anzi, è il caso di dirlo, il bidone –, è stato l’ennesimo sacchetto della spazzatura che, ancora una volta non debitamente smaltito, ha fatto esplodere nella sera di venerdì 5 luglio scorso una situazione già da tempo incandescente, culminata con la protesta in strada dei residenti.

A guidare i ’manifestanti’ dello scontento Danilo Tesconi. "Siamo davvero stufi – afferma – di essere sommersi dall’immondizia, questa è purtroppo una situazione che dura da mesi e per la quale ci siamo già rivolti agli enti preposti, Acam e Maris, che però non hanno fatto nulla se non rimbalzarsi il problema. Venerdì sera abbiamo dovuto fare quel che andava fatto, perché la spazzatura era davvero troppa, i bidoni completamente pieni e alcuni appartamenti infestati dai topi". Dello stesso avviso anche un altro inquilino, Enrico Bellante: "Non si tratta solo di spazzatura al dettaglio ma di veri rifiuti ingombranti come mobili, materassi, reti e infissi che la gente deposita qui anche venendo da fuori quartiere. Noi chiediamo che venga naturalmente ripulita la zona e di poter mettere finalmente telecamere di sorveglianza e soprattutto i bidoni ’intelligenti’ considerando anche che ci hanno fornito già da tempo le tessere".

E a chi chiede loro cosa abbia portato la protesta, risponde decisa Giuseppa De Lucia: "Dopo quel che è accaduto venerdì scorso, sono passati nella notte due camion della nettezza a svuotare tutti i contenitori dei rifiuti ma lasciando quelli più ingombranti". Parlando con Giuseppa si delinea a poco a poco una situazione davvero surreale che nel comprensorio delle Pianazze pare ormai normale routine: "Più di una volta – spiega Giuseppa – mi sono trovata costretta a lavare personalmente con l’acqua e detersivo i bidoni dell’immondizia. Ho anche tagliato l’erba e potato le piante del giardino condominiale e continuo a farlo perché desidero vivere nel pulito e nell’ordinato ma sinceramente sono stanca". Ci pensa il figlio, Giuseppe Castaldo a ribadire come da più di cinque anni è proprio sua mamma e la sua buona volontà a mantenere il piazzale pulito e il giardino rigoglioso: "Pensare che questo comprensorio lo chiamiamo Alcatraz – scherza – perché sembra proprio un posto abbandonato e dimenticato". Ma non si tratta affatto di un luogo abbandonato come dimostrano le loro presenze e richieste. Anzi, in questo caseggiato convivono diverse culture ed etnie che ne rappresentano il grande valore, anche se, come ben si sa, la convivenza è cosa assai delicata e non sempre facile. La condizione di degrado ha portato come comunica Fabiana Magrone alla costituzione di un comitato di quartiere: "Lo abbiamo costituito circa cinque anni fa – dice – e pur essendo sotto il Comune di Arcola, vuole offrire la possibilità ai quartieri di colloquiare con i rispettivi sindaci". Non un luogo abbandonato dunque né terra di confine anche se, ultimo in ordine di tempo è un disservizio che rischia davvero di confinare le Pianazze e i suoi residenti: "Voglio sottolineare – dice Franca Novelli – la soppressione dell’autobus 17 che costringe le persone anziane come me a non poter più andare autonomamente a fare la spesa, anche questo è un ulteriore grosso problema".

Alma Martina Poggi