REDAZIONE LA SPEZIA

Contessa, ambasciatrice di gusto e mesciüa

In libreria, per le Edizioni Giacchè, il nuovo volume di Adriana Beverini sulla vita, gli amori e le doti letterarie di Virginia Oldoini

La spezzina Adriana Beverini, da sempre appassionata ricercatrice delle memorie della Contessa di Castiglione, tratteggia nelle pagine di un libro molto interessante – già in vendita nelle librerie e nelle edicole – la ricca personalità della donna, delineata attraverso la ricostruzione dell’ambiente familiare e delle principali vicende della sua vita. Mercoledì alle 17, nel palazzo della Provincia, le Edizioni Giacché presentano (prenotazione obbligatoria a [email protected]), insieme all’autrice e al sindaco Pierluigi Peracchini (la pubblicazione è patrocinata dal Comune della Spezia) il volume ‘La Rapallina, ambasciatrice di gusto e bellezza. La Contessa di Castiglione tra Parigi e il suo joli golfe’. Un’esistenza, quella di Virginia, molto legata alla Spezia e al suo golfo, che cercò invano di difendere dagli stravolgimenti previsti dai vari piani regolatori e di cui in diversi scritti esalta la felice posizione geografica, offrendo al lettore un quadro dell’incantevole paesaggio dell’epoca, ad esempio della collina della Ferrara con i suoi 121 olivi, 1200 viti fruttifere e 40 alberi da frutta "ben tenuti ed in incantevole posizione". Emerge poi dalla lettura di queste pagine, la scoperta di una contessa arguta e perfino autoironica, che racconta le sue vicissitudini in veste di ‘ambasciatrice’ delle nostre specialità gastronomiche come la mes-ciüa, che voleva far conoscere agli amici francesi. Dell’amore per quella Spezia che non c’è più, la Rapallina ci lascia ampia testimonianza, attraverso le numerose lettere inedite, indirizzate all’"integro suo fattore", il pittore Agostino Fossati, che Beverini pubblica e trascrive integralmente per la prima volta in questo libro. Lettere in cui tra l’altro, dopo il definitivo distacco dalla sua "ingrata, ingiusta, amata città", chiede a Fossati di dipingere per lei Spezia "come era prima", per portare a Parigi l’immagine del suo joli golfe in "due o quattro quadri grandi ben fatti e dettagliati dove si veda tutta la Spezia e il golfo che tutti qui mi domandano vedere".

Marco Magi