"Il 93% delle persone confessa di avere almeno un tic e voi?". La domanda la pone Alessandro Albertini regista di ‘Waiting Room’, una commedia brillante in scena stasera, alle 21, al Teatro Civico, nell’ambito del cartellone dedicato alla Call Associazioni 2022. A portarla sull’importante palcoscenico l’associazione culturale ‘Le Metamorfosi dell’Acqua’ e il gruppo teatrale ‘Lo Scantinato’. A recitare saranno Enzo Di Paola, Simonetta Vecoli, Alfio Maurizio Ricevuto, Enrica Maria Teresa Lombardi, Marina Bertolotti, Clelia Natta, Anna Abate, Marco Barbera e Laura Biondi. La vicenda si svolge nell’anticamera di un luminare della neuropsichiatria, dove alcuni pazienti attendono il loro turno: ognuno di essi è affetto da doc (disturbo ossessivo compulsivo). Il medico è in ritardo e i pazienti, per ingannare il tempo, iniziano a confidarsi tra di loro tanto da mettere in piedi una sorta di terapia di gruppo, dove i vari tic danno vita ad una serie di gag ed esilaranti situazioni; l’improvvisata terapia, alla fine, sarà la loro miglior medicina. "Questa divertentissima commedia, ricca di humor – continua Albertini – ha una grande presa sul pubblico, che si immedesima nei personaggi, perché diciamolo chiaro: chi, anche solo sporadicamente, non ha sperimentato un doc? Comunque, al tempo stesso, la gente non riesce a trattenere la risata per le situazioni in cui i protagonisti creano inconsciamente".
Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Civico, aperto dalle 8.30-12 (info allo 0187-727521 o inviando una mail a [email protected]). In collaborazione con l’associazione Labulè l’attività proseguirà domani, con tre performance e altrettanti laboratori: alle 19.30 il laboratorio di propedeutica alla danza con le allieve del corso dirette dall’insegnante Elena Colamonaco; alle 20.30 flamenco con le allieve del corso dirette dall’insegnante Magela Pardal Gomez Wanguemert ed accompagnate dal chitarrista Marco Bettinotti; alle 21 il laboratorio teatrale con gli allievi diretti da Alessandro Albertini, che porteranno in scena ‘L’anno del tempo matto’.
Marco Magi