"Risale ad un anno fa proposta presentata al Comune di Porto Venere - e poi da questo girata all’Autorità di sistema portuale (titolare della protesta demaniale sul sito) - per la ristrutturazione dell’ex campo sportivo “Renzo Ricci” delle Grazie".
Lo rivela colui che ha formalizzato l’istanza esplorativa: l’avvocato Stefano Bettanin (nella foto) 42 anni, origine venete da quattro anni residente alle Grazie dove lavora (soprattutto nel periodo estivo) con altri 4 soci in ambito turistico per proporre esperienze nautico da fare attraverso Boatable – società di noleggio di gommoni, tavole da surf elettriche, moto e altro – che già sta investendo nel paese per riqualificare soprattutto l’area “nuova” di via Lungomare. Un ‘foresto’ per il borgo. "Una persona desiderosa di integrarsi e contribuire a consegnare alle nuove generazioni un paese con servizi all’altezza del suo valore" dice lui promettete.
Lo abbiamo raggiunto e intervistato dopo la querelle politica scoppiata alla vigilia delle elezioni attorno all’operazione-campo sportivo emersa pubblicamente, via social, solo per effetto della scoperta da parte delle forze di opposizioni – che temono le privatizzazioni e sostengono la tesi dell’abbandono finalizzato alla prospettiva – della mossa apripista dell’amministrazione comunale: l’avvio dell’iter progettuale per la mitigazione del rischio idraulico del Fosso Baccioni che, così com’è, rende l’area attorno ad esso, ex campo sportivo compreso, esondabile e quindi off limits alla realizzazione di opere importanti.
Come ha conosciuto Le Grazie e come è maturata l’idea di investire nel paese?
"Attraverso l’amicizia, sfociata poi in compartecipazione lavorativa, col titolare della società Lisca di pesce Federico Bertella opera nel noleggio dei mezzi nautici, acquisita poi da Boatable assieme ad altri 4 soci fra cui lo stesso Federico. Mi sono così innamorato del paese, sono entrato a far parte della squadra societaria, abbiamo allargato le strutture per la logistica operativa, ho stabilito qui la residenza e in parallelo è maturata l’idea di dare un futuro all’area dell’ex campo sportivo non valorizzato per come merita".
Per farci cosa?
"Un centro sportivo vocato al mare, con campi da paddle e beach volley, parcheggi pubblici e privati, tanto verde e spazi adibiti per la comunità, dando così dignità ad un’area dalle grandi potenzialità che ha da tempo abbandonato la funzione originaria di campo da calcio risolvendosi in fonte di criticità: penso alle nuvole di polvere per effetto del vento".
E’ comunque un polmone per la domanda di parcheggi estivi, con benefici per la società sportiva che incassa i proventi...
"Certo. Ma la funzione può essere migliorata all’interno di un disegno di più ampio respiro, che non vuol dire privatizzare l’area come ho letto: quella è e resterà un’area demaniale".
Soggetta a concessione e a gara in caso di istanze…
"Esatto. Un percorso delineato dalla legge. Per ora la mia è stata solo un’iniziativa esplorativa, aperta al confronto, da consolidare, da perfezionare anche allargando le interlocuzioni col territorio per sgombrare il campo da equivoci e preconcetti".
Ne ha parlato intanto all’amministrazione a fine mandato…
"La presentazione della proposta risale al 2022. Da quel momento l’iter ha proseguito il suo cammino senza che venissi coinvolto, come è giusto che sia. Sono convinto della bontà dell’idea e sono disposto a rilanciarla a chi vincerà le elezioni e ad approfondirla e affinarla con momenti di confronto pubblico. Se poi chi vince vuole adoperarsi per mantenere la situazione così com’è o migliorarla con risorse pubbliche, libero di farlo e di trovarle. In cuor mio la vedo dura. Si sappia che io sono pronto a fare la mia parte, interagendo col territorio, come ho già fatto affidando l’elaborazione della bozza progettuale a due professionisti locali: l’architetto Caterina Pegazzano e il geometra Marco Maggiani".
Investimenti preventivati?
"Intorno ai 2 milioni di euro".
Corrado Ricci