LA SPEZIA
Una notizia inattesa che fa preoccupare il territorio: il rallentamento di Enel sul progetto di riconversione di una parte dell’area ex centrale Enel per la produzione di idrogeno verde. Il piano torna in fase di valutazione, come annunciato Nicola Bracaloni, responsabile nazionale filiera carbone per l’azienda, alla commissione consiliare. La novità ha ovviamente mosso i sindacati e la politica. Cgil, Cisl e UIl esprimono "forte preoccupazione. Chiediamo subito che si attivi il tavolo di confronto. A oggi, l’unica cosa che conosciamo è la volontà di produrre energia solare e un piccolo impianto di stoccaggio attraverso batterie, con un impatto limitato per estensione e occupazione. La centrale ad idrogeno rappresenta un volano per sinergie industriali; non possiamo accontentarci di progetti di piccolo cabotaggio". Critico anche il Pd. "Basta con l’immobilismo e gli annunci di questi mesi – dice il segretario provinciale Iacopo Montefiori –. Un protocollo di intesa annunciato a giugno e oggi disatteso. È la più importante area di trasformazione della città, che può dare risposte importanti per un’occupazione di qualità. È un’occasione troppo importante che non può essere persa"